ITALIA
Bologna
Droga, arrestati 4 marocchini dopo indagini foreign fighter Isis
Tra gli arresatati due fratelli di un foreign fighter ucciso nel teatro di guerra siro-iracheno nel 2016

Quattro cittadini marocchini, tra cui due fratelli di un foreign fighter ucciso nel teatro di guerra siro-iracheno nel 2016, sono stati arrestati stamani dai Carabinieri del Ros e da quelli di Bologna, Modena e Reggio Emilia per detenzione e spaccio di hashish e cocaina.
Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare del gip di Bologna, su richiesta della Procura distrettuale.
Le indagini, avviate per l'ipotesi di associazione con finalità di terrorismo nei confronti del foreign figheter Younesse El Amrani, hanno documentato la sua effettiva appartenenza all'Isis e la sua morte in combattimento nel febbraio del 2016. Ma hanno anche accertato, affermano i Carabinieri, le responsabilità dei suoi fratelli Khalil (32 anni) e Yassin (36), nonch dei connazionali Abdelhak Bahoune (35) e Abdellatif Dahibi (48), in "reiterate condotte di spaccio di sostanze stupefacenti", commesse in provincia di Bologna nel periodo 2015-2016.
Khalil e Yassin, tra la fine di maggio 2017 e l'inizio di quest'anno, erano già stati espulsi dall'Italia e rimpatriati in Marocco, il primo in via amministrativa ed il secondo come misura alternativa alla detenzione.
Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare del gip di Bologna, su richiesta della Procura distrettuale.
Le indagini, avviate per l'ipotesi di associazione con finalità di terrorismo nei confronti del foreign figheter Younesse El Amrani, hanno documentato la sua effettiva appartenenza all'Isis e la sua morte in combattimento nel febbraio del 2016. Ma hanno anche accertato, affermano i Carabinieri, le responsabilità dei suoi fratelli Khalil (32 anni) e Yassin (36), nonch dei connazionali Abdelhak Bahoune (35) e Abdellatif Dahibi (48), in "reiterate condotte di spaccio di sostanze stupefacenti", commesse in provincia di Bologna nel periodo 2015-2016.
Khalil e Yassin, tra la fine di maggio 2017 e l'inizio di quest'anno, erano già stati espulsi dall'Italia e rimpatriati in Marocco, il primo in via amministrativa ed il secondo come misura alternativa alla detenzione.