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MONDO

Londra

Droni su Gatwick, il caso non è chiuso: rilasciata senza incriminazione la coppia sospettata

Erano gli unici sospettati nell'indagine sui droni che hanno causato il caos nello scalo londinese causando la cancellazione di centinaia di voli e disagi per migliaia di passeggeri in partenza per le vacanze di Natale. I 2 coniugi erano stati arrestati venerdì sera. Gatwick Airport Limited ha offerto una ricompensa di 50.000 sterline a chiunque fornisca informazioni utili per identificare i responsabili. Sky news, citando il sovrintendente Tingley : ritrovati resti di un drone nei pressi dello scalo lodinese 

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Tutto da rifare. La polizia del Sussex non ha trovato nessun elemento che confermasse i sospetti a carico della coppia ritenuta responsabile di aver giocato un ruolo nella vicenda dei "droni fantasma" che da giorni tengono in scacco l'aeroporto di Gatwick.

Ritrovati resti drone
Elementi utili alle indagini potrebbero comunque arrivare dai resti di un drone danneggiato - che come ha rivelato Sky News, citando il sovrintendente capo Jason Tingley della polizia di Suessex - sarebbe stato ritrovato nei pressi dello scalo londinese.

Gatwick Airport Limited ha offerto una ricompensa di 50.000 sterline 
Intanto Gatwick Airport Limited ha offerto una ricompensa di 50.000 sterline (55.000 euro) attraverso il sito Crimestoppers a chiunque fornisca informazioni utili per identificare i responsabili dell'incursione dei droni sullo scalo. 

Nessuna incriminazione
Paul Gait, 47 anni, e la moglie Elain Kirk, 54, sono stati rilasciati senza che venisse formulata alcuna incriminazione."Hanno collaborato pienamente all'indagine e non sono piu' sospettati", ha fatto sapere un portavoce della polizia. "L'indagine continua per trovare i responsabili", ha assicurato.

Ricompensa per chi fornisca informazioni
Gatwick Airport Limited ha offerto una ricompensa di 50.000 sterline (55.000 euro) attraverso il sito Crimestoppers a chiunque fornisca informazioni utili per identificare i responsabili dell'incursione dei droni sullo scalo.

Marito e moglie di mezza età, abitanti di Crawley, una cittadina del Sussex a soli otto chilometri da Gatwick. Erano gli unici sospettati nell'indagine sui droni che hanno causato il caos nello scalo londinese causando la cancellazione di centinaia di voli e disagi per migliaia di passeggeri in partenza per le vacanze di Natale. I 2 coniugi erano stati arrestati venerdì sera poco dopo le 22 nella città e sabato la polizia ha perquisito il loro appartamento alla ricerca di qualche elemento che possa aiutare a ricostruire la dinamica dell'incidente.

Secondo il Daily Mail, il principale indiziato era Paul, un installatore di finestre con la passione per i modellini di aerei. Ma il suo datore di lavoro, John Allard, sostiene che all'ora incriminata stava lavorando. "In questi giorni Paul sta lavorando ad un progetto e so che finisce sempre tardi. Non credo possa essere stato lui, era impegnato in quel lavoro quando è accaduto tutto", ha raccontato al Daily Telegraph.

Un testimone ha riferito al Sun di aver visto un uomo "sui trent'anni, in abiti da ciclista fluorescenti armeggiare in modo sospetto con un grosso drone" in un campo non lontano dalla pista di Gatwick. La polizia al momento non esclude nessuna pista ma da quanto si apprende propenderebbe verso quella degli ambientalisti.

In passato Crawley è stata teatro di diverse manifestazioni di attivisti verdi che protestavano contro la costruzione di una seconda pista.


Intanto dopo tre giorni di caos che hanno causato la cancellazione di circa 1.000 i voli e disagi per 140.000 passeggeri il secondo scalo di Londra prova a tornare alla normalità. E' comunque "preferibile verificare con la propria compagnia aerea prima di mettersi in viaggio", ha fatto sapere il portavoce.

"La sicurezza è la nostra priorità, ringraziamo i passeggeri per la loro pazienza e continuiamo a lavorare per farli arrivare alla loro destinazione prima di Natale", ha assicurato il portavoce.

L'episodio di mercoledì notte ha riacceso le polemiche sull'uso spregiudicato dei droni nei cieli della capitale britannica. L'opposizione ha attaccato il governo Tory accusandolo di "aver perso così tanto tempo a prepararsi per un no deal sulla Brexit" che ha sottovalutato rischi ben noti dando prova di "grave incompetenza". Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti Chris Grayling si era difeso spiegando che proprio quest'anno è stata emanata una legge che vieta ai droni di volare nel raggio di 1 km da un aeroporto o ad un'altezza superiore ai 120 metri.