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TECH

Dublino saluta il suo ultimo web summit

La “grande giostra” di startup, investitori, conferenzieri, guru e stampa specializzata sta per cominciare. Ma il Web Summit più grande d’Europa sta per traslocare dalla capitale irlandese a quella portoghese

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di Celia Guimaraes Dublino
Dal 2 al 5 novembre le strade di Dublino sono pieni come non mai. Non si tratta di un evento musicale, non sono (ancora) arrivati gli U2 in tournée. Ciò che ha reso nota la capitale irlandese negli ultimi quattro anni è stata la crescita inarrestabile del Web Summit.

Dublino, o cara
Un evento che vede insieme startup, investitori, speaker, in una girandola di conferenze e eventi collaterali. I biglietti per l’edizione del 2015, come le precedenti, sono andati esauriti. Perché il Web Summit è un evento a pagamento: per poter avere un minimo di non garantita visibilità, le startup devono sborsare una cifra che si aggira sui mille euro. Poi c’è la trasferta e il soggiorno a Dublino, che non è così variegata per l’offerta di alberghi (piattaforme come Airbnb vanno alla grande) e nemmeno tanto facile dal punto di vista dei trasporti. Non c’è la metropolitana, il quartiere dove si svolge l’evento, Ballsbridge, è abbastanza costoso.

Italiani coraggiosi
Ne vale la pena? Certamente sì, a giudicare dalla quantità di ragazzi - molti italiani - che cercano un posto al sole a Dublino. Tramite l’app dedicata all’evento siamo entrati in contatto con alcuni di loro e cercheremo di raccontare perché sono venuti qui, con quali idee. Le startup ammesse dopo la selezione da parte degli organizzatori sono complessivamente circa duemila. Gli speaker in arrivo sono tutti molto titolati e provengono da realtà economiche più che interessanti: oltre alle solite Facebook, Google che qui sono di casa, il Web Summit attira partecipanti di settori industriali totalmente diversi come Pixar, Ford, Intel. I media partner sono di pari grado: dal Guardian al Financial Times, con copertura in diretta da parte della Cnbc americana. In apertura dei lavori suona la campanella del Nasdaq.

L’ultimo giro di giostra
Eppure sembra che ci sia un clima un po’ mesto per quest’ultimo Web Summit a Dublino, finora la capitale del tech europeo. Il suo cofondatore, il giovane Paddy Cosgrave, a meno di un mese dell’evento, ha annunciato il trasloco, lasciando sbigottiti gli addetti ai lavori e gettando nel panico i collaboratori irlandesi. Con un post di pochi giorni fa Cosgrave ha voluto rassicurare gli uni e gli altri. Il Summit trasloca a Lisbona dal 2016 perché ha bisogno di crescere ma resta una realtà irlandese, le radici e la sede resteranno qui. La scelta di Lisbona si spiega anche con il fatto che la capitale portoghese, diventata un hub per l’innovazione (pochi giorni fa ha ospitato ICT 2015, la conferenza della Commissione europea su tecnologia e innovazione), attira sempre più investimenti, ha l’infrastruttura più sviluppata e il ‘clima’ giusto. Dall’8 al 10 novembre 2016 il Web Summit sarà nella nuova casa, “dove la birra costa meno”, ha commentato qualcuno su Facebook. Ma intanto, a Dublino la RDS Arena sembra la fabbrica di Babbo Natale. La giostra delle startup è pronta a ripartire.