MONDO
La notizia diffusa dal settimanale tedesco Der Spiegel
Due autisti dell'Europarlamento licenziati perché possedevano materiale Isis
Uno dei licenziamenti risale ad alcuni mesi fa, l'altro al novembre 2014, alla vigilia della visita del Papa

Il settimanale tedesco Der Spiegel rivela che due autisti che lavoravano per le società appaltatrici dei servizi di trasporto degli europarlamentari a Bruxelles e Strasburgo sono stati trovati in possesso di materiale propagandistico dell'Isis e quindi licenziati. Gli inquirenti starebbero indagando sulla vicenda. Secondo quanto accertato dall'ANSA, il primo caso, quello di Strasburgo, risale alla vigilia della visita del Papa (novembre 2014) quando la polizia francese segnalò la persona 'sospetta' - pare a causa delle sue parentele o amicizie - ai servizi di sicurezza del Parlamento.
I fatti di Bruxelles risalgono invece ad alcuni mesi fa, probabilmente a inizio anno. Cominciando il suo turno e prendendo quindi possesso dell'auto di servizio, un autista trovò dentro il lettore dell'auto un CD con l'inno dell'Isis e segnalò il fatto ai servizi di sicurezza. I quali non impiegarono molto per scoprire chi lo aveva dimenticato e chiedere alla società che ha in gestione l'appalto il suo allontanamento.
I due autisti seguono un altro caso d'infiltrazione nell'istituzione europea: quello del kamikaze Najim Laachraoui, che si è fatto saltare in aria a Bruxelles. E' stato scoperto che aveva lavorato nelle estati del 2009 e del 2010 nella società che ha in appalto il servizio di pulizie dell'Europarlamento. All'epoca Laachraoui era uno studente e in Belgio è consuetudine che nei mesi estivi i ragazzi abbiano delle brevi esperienze di lavoro.
Il trasporto dei rappresentanti politici è affidato a ditte esterne, e dopo questi episodi l'Europarlamento ha avviato una riflessione per aumentare il livello di sicurezza ma l'aumento dei costi rende tutto più complicato da realizzare. Un servizio di trasporto 'interno' al Parlamento europeo, ovvero con personale alle dirette dipendenze dell'istituzione, avrebbe sicuramente costi assai più elevati e queste ulteriori spese possono diventare delle armi potenti nelle mani dei gruppi euroscettici.
Al momento sono 85 gli autisti che lavorano a Strasburgo, quando l'Europarlamento tiene in questa sede le sue sessioni plenarie, e 65 sono quelli in servizio a Bruxelles.
I fatti di Bruxelles risalgono invece ad alcuni mesi fa, probabilmente a inizio anno. Cominciando il suo turno e prendendo quindi possesso dell'auto di servizio, un autista trovò dentro il lettore dell'auto un CD con l'inno dell'Isis e segnalò il fatto ai servizi di sicurezza. I quali non impiegarono molto per scoprire chi lo aveva dimenticato e chiedere alla società che ha in gestione l'appalto il suo allontanamento.
I due autisti seguono un altro caso d'infiltrazione nell'istituzione europea: quello del kamikaze Najim Laachraoui, che si è fatto saltare in aria a Bruxelles. E' stato scoperto che aveva lavorato nelle estati del 2009 e del 2010 nella società che ha in appalto il servizio di pulizie dell'Europarlamento. All'epoca Laachraoui era uno studente e in Belgio è consuetudine che nei mesi estivi i ragazzi abbiano delle brevi esperienze di lavoro.
Il trasporto dei rappresentanti politici è affidato a ditte esterne, e dopo questi episodi l'Europarlamento ha avviato una riflessione per aumentare il livello di sicurezza ma l'aumento dei costi rende tutto più complicato da realizzare. Un servizio di trasporto 'interno' al Parlamento europeo, ovvero con personale alle dirette dipendenze dell'istituzione, avrebbe sicuramente costi assai più elevati e queste ulteriori spese possono diventare delle armi potenti nelle mani dei gruppi euroscettici.
Al momento sono 85 gli autisti che lavorano a Strasburgo, quando l'Europarlamento tiene in questa sede le sue sessioni plenarie, e 65 sono quelli in servizio a Bruxelles.