MONDO
55ma edizione del Salone Nautico di Genova
Dufour, il Made in France di proprietà italiana
Azienda iconica di La Rochelle, da un anno è di proprietà italiana
Quella tra Francia e Italia è una sfida infinita: il vino, la moda, le barche. La competizione verso l'alto anima da sempre i due paesi. Spesso raccontiamo di casi di merger and aquisition, di gruppi stranieri che fanno shopping in Italia. Comprano i gioielli del nostro Made in Italy, il nostro know how, il nostro patrimonio industriale.
Un anno fa, però, la famiglia Serio ha acquisito il gruppo francese Dufour, marchio iconico per le imbarcazioni a vela. Così, il presidente del cantiere di La Rochelle è ora Salvatore Serio.
Per comprendere questa storia, che unisce il saper fare dei due paesi mediterranei, occorre parlare, chiaramente di una barca. E allora vediamo da vicino il Dufour 350. Si tratta di un natante al limite, lungo 9,99m, così da non dover essere per forza immatricolato. Non ha i paterazzi (cavi che partono dall'albero e arrivano fino a poppa), per agevolare la seduta al timoniere a poppa. Ha un armo dell'albero agile (le sartie che vanno a cadere al baglio massimo, il punto più largo della barca), che permette di conferire la stessa stabilità che avrebbe assicurato la presenza dei paterazzi. Il governo della barca risulta così più semplice. Il tech è bio dinamico, le resine isoftaliche assicurano maggior resistenza all'osmosi e lascia un colore più lucente.
Il cantiere Dufour si occupa di tutta la linea di produzione, solo il tech è appaltato a terzi, ma sempre a La Rochelle, in Francia, sede del cantiere. Il Dufour 350 ha bisogno di tre mesi di tempo per essere costruito, il costo si aggira attorno ai 120mila euro più iva. Si tratta di un natante a 3 cabine, con otto posti letto.
Non solo la proprietà, anche il progettista è italiano, Umberto Felci che abbina il design tricolore all know how Made in France.
Un anno fa, però, la famiglia Serio ha acquisito il gruppo francese Dufour, marchio iconico per le imbarcazioni a vela. Così, il presidente del cantiere di La Rochelle è ora Salvatore Serio.
Per comprendere questa storia, che unisce il saper fare dei due paesi mediterranei, occorre parlare, chiaramente di una barca. E allora vediamo da vicino il Dufour 350. Si tratta di un natante al limite, lungo 9,99m, così da non dover essere per forza immatricolato. Non ha i paterazzi (cavi che partono dall'albero e arrivano fino a poppa), per agevolare la seduta al timoniere a poppa. Ha un armo dell'albero agile (le sartie che vanno a cadere al baglio massimo, il punto più largo della barca), che permette di conferire la stessa stabilità che avrebbe assicurato la presenza dei paterazzi. Il governo della barca risulta così più semplice. Il tech è bio dinamico, le resine isoftaliche assicurano maggior resistenza all'osmosi e lascia un colore più lucente.
Il cantiere Dufour si occupa di tutta la linea di produzione, solo il tech è appaltato a terzi, ma sempre a La Rochelle, in Francia, sede del cantiere. Il Dufour 350 ha bisogno di tre mesi di tempo per essere costruito, il costo si aggira attorno ai 120mila euro più iva. Si tratta di un natante a 3 cabine, con otto posti letto.
Non solo la proprietà, anche il progettista è italiano, Umberto Felci che abbina il design tricolore all know how Made in France.