ITALIA
Orrore a Milano
Madre e figlio uccisi, confessa l'amico di famiglia: aveva rifiutato le avance sessuali
L'uomo, un salvadoregno di 37 anni, avrebbe confessato l'omicidio della dominicana Libanny Mejia e di suo figlio di 3 anni e mezzo, sgozzati in un casa popolare a Milano. Il fermato, un amico di famiglia, era ospite a cena dalla donna con suo figlio, ha spiegato di aver perso la testa

Sgozzata insieme al figlioletto di 3 anni e mezzo per aver rifiutato delle avance sessuali. La confessione è arrivata nella notte, dopo un lunghissimo interrogatorio. A commettere il duplice omicidio di via Segneri, a Milano, un 37enne del Salvador, Victor Hugo Menjivar. L'uomo è crollato davanti al procuratore aggiunto Alberto Nobili e al sostituto Gianluca Prisco. Era un amico di famiglia di Libanny Meijia Lopez, la 29enne trovata nuda e sgozzata ieri pomeriggio nel suo appartamento di zona Lorenteggio insieme al figlioletto Leandro, di 3 anni, massacrato anch'egli a coltellate. Invitato a cena lunedì scorso dalla donna, aveva portato con sè anche suo figlio che giocava spesso con il bambino di lei. Era anche sposato e con un secondo bambino in arrivo: avrebbe perso la testa dopo essere stato rifiutato dalla donna. Il padre del piccolo Leandro e compagno della donna - che era stato sentito ieri in Questura - era totalmente estraneo alla vicenda.
Il rifiuto poi l'omicidio
Dopo aver mangiato e bevuto, e mentre i bimbi erano in un'altra stanza, l'uomo ha iniziato a tentare un approccio sessuale con lei, ma è stato respinto. Ha insistito a lungo e all'ennesimo rifiuto ha preso un coltello dalla cucina. La donna allora ha cercato di salvarsi la vita offrendosi a lui, ma l'uomo, che come ha detto agli inquirenti aveva perso la testa ed era molto ubriaco, a quel punto l'ha sgozzata. Ha cercato poi di nascondere il cadavere dietro al divano per non farlo vedere ai bambini, che intanto avevano sentito le urla. Poi la decisione di sgozzare anche il figlio di lei. Dopo il duplice omicidio è uscito dalla casa e ha gettato il coltello in via Primaticcio e, dopo la confessione, l'ha fatto ritrovare agli investigatori.
La scoperta
Libanny Meja Lopez è stata trovata nell'appartamento, a terra in salotto, nuda, nel sangue. Il piccolo, Leandro, era in bagno, vestito con il pigiamino, su un fianco. Dopo il delitto l'assassino è uscito senza chiudere la porta, trovata serrata, ma non a chiave, dalla madre della vittima quando, dopo aver telefonato diverse volte senza esito, si è recata a casa della figlia e del nipotino facendo la macabra scoperta. E' entrata nella casa, al secondo piano di un casermone popolare in via Segneri, nella periferia sud-est della città, e ha trovato il corpo della figlia, correndo subito fuori e risparmiandosi almeno la straziante vista del cadavere del piccolo. Sono poi state le sue urla disperate a richiamare l'attenzione di vicini e altri parenti, che hanno telefonato numerosi al 118 e alla polizia.
Il rifiuto poi l'omicidio
Dopo aver mangiato e bevuto, e mentre i bimbi erano in un'altra stanza, l'uomo ha iniziato a tentare un approccio sessuale con lei, ma è stato respinto. Ha insistito a lungo e all'ennesimo rifiuto ha preso un coltello dalla cucina. La donna allora ha cercato di salvarsi la vita offrendosi a lui, ma l'uomo, che come ha detto agli inquirenti aveva perso la testa ed era molto ubriaco, a quel punto l'ha sgozzata. Ha cercato poi di nascondere il cadavere dietro al divano per non farlo vedere ai bambini, che intanto avevano sentito le urla. Poi la decisione di sgozzare anche il figlio di lei. Dopo il duplice omicidio è uscito dalla casa e ha gettato il coltello in via Primaticcio e, dopo la confessione, l'ha fatto ritrovare agli investigatori.
La scoperta
Libanny Meja Lopez è stata trovata nell'appartamento, a terra in salotto, nuda, nel sangue. Il piccolo, Leandro, era in bagno, vestito con il pigiamino, su un fianco. Dopo il delitto l'assassino è uscito senza chiudere la porta, trovata serrata, ma non a chiave, dalla madre della vittima quando, dopo aver telefonato diverse volte senza esito, si è recata a casa della figlia e del nipotino facendo la macabra scoperta. E' entrata nella casa, al secondo piano di un casermone popolare in via Segneri, nella periferia sud-est della città, e ha trovato il corpo della figlia, correndo subito fuori e risparmiandosi almeno la straziante vista del cadavere del piccolo. Sono poi state le sue urla disperate a richiamare l'attenzione di vicini e altri parenti, che hanno telefonato numerosi al 118 e alla polizia.