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MONDO

Sessions ha negato qualsiasi simpatia per il Ku Klux Klan

Dura audizione in Senato per il futuro ministro della giustizia Sessions, voluto da Trump

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"Le accuse di razzismo nei miei confronti sono dannatamente false". Il senatore dell'Alabama Jeff Sessions, designato da Donald Trump come prossimo procuratore generale Usa, si e' difeso così dinanzi alla commissione Giustizia del Senato dalle accuse di razzismo dei Democratici e delle associazioni per i diritti civili. "Sono stato accusato nel 1986 di non aver protetto il diritto di voto di cittadini afroamericani - ha detto Sessions - e di aver condannato avvocati e organizzazioni a difesa dei diritti civili. Sono stato accusato perfino, e questo è incredibile, di avere simpatie per il Ku Klux Klan. Queste accuse sono dannatamente false". Il prossimo ministro della Giustizia dell'amministrazione Trump si è anche impegnato a non proseguire personalmente le inchieste su Hillary Clinton se queste dovessero essere riaperte, né per il caso delle email né per le donazioni alla fondazione Clinton: "Questo paese non punisce i suoi nemici politici - ha detto Sessions - ma si assicura che nessuno sia al di sopra della legge".
 
Jeff Sessions, scelto dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, come prossimo segretario alla Giustizia, ha aggiunto che "non sosterrà una legge che vieti ai musulmani di venire in America".  Tra le proposte sostenute da Trump in campagna elettorale, c'era quella di proibire provvisoriamente ai musulmani l'ingresso negli Stati Uniti per ragioni di sicurezza.
 
Sessions ha assicurato che, da segretario alla Giustizia, rispetterà le sentenze della Corte Suprema a sostegno dell'aborto e dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. 
 
L'audizione di Sessions e' stata accompagnata dalle proteste di manifestanti, alcuni dei quali con il cappuccio, la
tunica bianca e il cappello a cono del Kkk, che hanno innalzato cartelli e scandito slogan contro il futuro procuratore generale. "No a Trump, no al fascismo negli Usa, no al Ku Klux Klan", hanno gridato alcuni manifestanti che sono stati portati fuori dall'aula del comitato giudiziale dalle forze di polizia.
 
La nomina di Sessions ha suscitato forti polemiche tra le organizzazioni di difesa dei diritti civili che considerano "razzista" il settantenne senatore dell'Alabama e che contestano le sue posizioni in tema di immigrazione. Sessions ha assicurato che si impegnerà a proteggere i diritti di tutte le minoranze, "degli omosessuali e delle persone di colore".