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MONDO

Duro editoriale del WSJ contro Trump: "Le falsità erodono la fiducia"

Il quotidiano finanziario: Trump sta seriamente danneggiando la sua credibilità, viste "le continue accuse infondate". Il presidente si sente accerchiato - dice l'editoriale - ma lui stesso "è il suo peggior nemico"

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"Le falsità di Trump stanno erodendo la fiducia, in patria e all'estero". E' l'accusa rivolta dal Wall Street Journal nell'editoriale intitolato "La credibilità di un presidente", in cui si dice che, con le sue affermazioni che non corrispondono al vero, Trump rischia di mettere in crisi la stessa credibilità dell'istituzione che rappresenta.

"Se il presidente Trump dovesse annunciare che la Corea del Nord ha lanciato un missile che ha colpito a 100 miglia dalle Hawaii, la maggioranza degli americani gli crederebbe? Non siamo sicuri", si legge nell'editoria. "E questa la misura del danno che Mr Trump sta facendo alla sua presidenza con l'infinita serie di esagerazioni, accuse senza prove, smentite implausibili ed altre falsità".      

In particolare, nell'editoriale si fa riferimento alle accuse di spionaggio rivolte a Barack Obama che nei giorni scorsi il direttore dell'Fbi, James Comey, ha definito senza fondamento in un'audizione a porte aperte al Congresso.  Nonostante questo, si sottolinea, la Casa Bianca non solo si rifiuta di scusarsi ma non mostra neanche la volontà di prendere atto della mancanza di prove. "Il presidente continua a stare attaccato alle sue affermazioni come un ubriaco ad una bottiglia di gin vuoto, sguinzagliando il suo portavoce a fare affermazioni di dubbio valore", si legge ancora nell'editoriale riferendosi alle affermazioni, definite da Londra "ridicole", di un coinvolgimento dell'intelligence britannica fatte da Sean Spicer.

"Che non merita un trattamento del genere", chiosa il giornale conservatore spezzando una rara lancia in favore del portavoce della Casa Bianca, praticamente in trincea dal primo giorno del suo incarico.

 Se non inverterà questa tendenza, il presidente rischia di diventare "il peggior nemico politico di se stesso", conclude il giornale, ricordando che "a due mesi dall'inizio della sua presidenza, Gallup registra il suo tasso di approvazione al 39%. Non c'e' dubbio che Trump consideri questo una fake news, ma se non dimostra più rispetto la maggioranza degli americani potrebbe concludere che è un fake president".