SPORT
Serie A, diciannovesima giornata
Dybala (doppietta) si riaccende: la Juventus passa 3-1 a Verona
Al 'Bentegodi' apre Matuidi, pari Hellas con l'ex Caceres, poi nel finale si scatena l'argentino che non segnava dal 19 novembre. Si sgrana la vetta del campionato ma tengono i bianconeri, a -1 dal Napoli capolista
Tutto, o quasi, secondo copione nel posticipo che chiude la diciannovesima giornata, ultima di andata: la Juve passa 3-1 al ‘Bentegodi’ sponda Verona e resta l’unica squadra a tallonare il Napoli (+1) complici i pareggi di Inter, Roma e Lazio. La vetta si sgrana e la lotta scudetto, al giro di boa della stagione, pare sempre più un affare tra partenopei e bianconeri. Gialloblù di Pecchia sempre al penultimo posto (13 punti).
Monologo dei campioni d’Italia nel primo tempo, con gli scaligeri che ‘resistono’ appena sei minuti: Higuain scarica il destro sul palo, il tap-in del vantaggio (di sinistro) è firmato Matuidi. All’11’ inizia la sfida tra il Pipita e il portiere Nicolas, che stavolta si allunga sul rasoterra ed evita il peggio. Otto giri di lancette e l’argentino ci prova su punizione: il pallone sembra in rete ma è solo un effetto ottico (esterno). Nel finale, su assist di Alex Sandro, Higuain (in questo caso sprecone) calcia a botta sicura ma Nicolas si salva d’istinto. Una sola sortita offensiva dell’Hellas con Verde (29’): conclusione insidiosa a giro, sfera fuori di un metro.
Prima chance juventina della ripresa con il neo entrato Bernardeschi (58’): Nicolas dice ancora no. Sul capovolgimento di fronte, succede l’impensabile (59’): l’ex Caceres fa centro (in fase di caduta!) da 25 metri con un tiro su cui Szczesny non può arrivare. Sulle ali dell’entusiasmo, Kean (altro ex) s’invola verso la porta, ma esita troppo in area e alla fine viene stoppato da Benatia. Dopo qualche minuto di ‘incertezza’, i bianconeri rimettono la freccia: è Paulo Dybala, reduce da 40 giorni di digiuno (ultimo timbro il 19 novembre nella sconfitta in casa Sampdoria), ad insaccare la rete dell’1-2 su invito di Lichtsteiner (72’). Rotto di nuovo il ghiaccio, la ‘Joya’ si ripete al 77’: prende palla sulla trequarti, si incunea fra tre difensori e fulmina Nicolas di destro. Tre minuti dopo, solo un gran volo di Nicolas nega sempre a Dybala (punizione) la tripletta personale. Sipario sul match.
Monologo dei campioni d’Italia nel primo tempo, con gli scaligeri che ‘resistono’ appena sei minuti: Higuain scarica il destro sul palo, il tap-in del vantaggio (di sinistro) è firmato Matuidi. All’11’ inizia la sfida tra il Pipita e il portiere Nicolas, che stavolta si allunga sul rasoterra ed evita il peggio. Otto giri di lancette e l’argentino ci prova su punizione: il pallone sembra in rete ma è solo un effetto ottico (esterno). Nel finale, su assist di Alex Sandro, Higuain (in questo caso sprecone) calcia a botta sicura ma Nicolas si salva d’istinto. Una sola sortita offensiva dell’Hellas con Verde (29’): conclusione insidiosa a giro, sfera fuori di un metro.
Prima chance juventina della ripresa con il neo entrato Bernardeschi (58’): Nicolas dice ancora no. Sul capovolgimento di fronte, succede l’impensabile (59’): l’ex Caceres fa centro (in fase di caduta!) da 25 metri con un tiro su cui Szczesny non può arrivare. Sulle ali dell’entusiasmo, Kean (altro ex) s’invola verso la porta, ma esita troppo in area e alla fine viene stoppato da Benatia. Dopo qualche minuto di ‘incertezza’, i bianconeri rimettono la freccia: è Paulo Dybala, reduce da 40 giorni di digiuno (ultimo timbro il 19 novembre nella sconfitta in casa Sampdoria), ad insaccare la rete dell’1-2 su invito di Lichtsteiner (72’). Rotto di nuovo il ghiaccio, la ‘Joya’ si ripete al 77’: prende palla sulla trequarti, si incunea fra tre difensori e fulmina Nicolas di destro. Tre minuti dopo, solo un gran volo di Nicolas nega sempre a Dybala (punizione) la tripletta personale. Sipario sul match.