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MONDO

Attentato di Strasburgo

E' caccia al killer della strage, ferito e in fuga. Ha urlato "Allah Akbar". Fermate 4 persone.

L'attentato messo a segno da un 29enne radicalizzato. Tre morti e 13 feriti per l'attacco ai mercatini di Natale del centro storico.  E' gravissimo il giornalista italiano ferito. 

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Il terrore torna a scuotere la Francia con un attacco ai mercatini di Natale del centro storico di Strasburgo, nell'est del Paese, cuore dell'Europa e casa del Parlamento europeo. L'ultimo bilancio aggiornato è di tre morti, 13 feriti - tra cui 8 gravi - e un livello di allerta attentati in tutto il Paese. 

Procuratore: il killer ha gridato Allah Akbar 
Al momento "deploriamo il decesso di due persone. Una terza si trova in stato di morte cerebrale". Lo ha detto il procuratore di Parigi, Remi Heitz, aggiungendo che l'aggressore ha gridato 'Allah Akbar'. "Il terrorismo ha nuovamente colpito il nostro territorio", ha dichiarato in conferenza stampa. Heitz ha confermato che quattro persone vicine all'aggressore sono attualmente in stato di fermo.

Tra i fermati il padre e 2 fratelli dell'attentatore 
Il padre e i due fratelli del presunto killer di Strasburgo, Cherif Chekatt, sono tra le persone fermate dagli inquirenti francesi. Lo riferiscono fonti di polizia citate da Bfm-Tv che aggiunge che alcuni membri della famiglia sono noti per essere radicalizzati.

Cherif Chekatt è fuggito in taxi
Alle 20 di ieri, il 29enne Cherif Chekatt, già segnalato con il "fiché S" per radicalizzazione, ha aperto il fuoco in rue Orfe'vres, uccidendo tre persone - secondo quanto ha riferito il ministro dell'Interno Christophe Castaner - e ferendone 13. Tra loro anche un giovane giornalista italiano, in condizioni molto gravi. L’attentatore sarebbe fuggito a bordo di un taxi: dopo essersi  scontrato a due riprese con le forze dell'ordine il sospetto è saltato su un taxi, riferisce Bfm tv, precisando che non è chiaro se al momento avesse un passeggero in ostaggio. L'autista ha raccontato successivamente alle forze dell'ordine che l'uomo era ferito ad un braccio e si è fatto lasciare in prossimità del commissariato di polizia del quartiere di Neudorf. 

Caccia all'uomo in Francia e in Germania
Circa 350 persone, tra cui 100 membri della polizia giudiziaria, militari e due elicotteri, sono sulle tracce dell'attentatore, ha confermato il ministro dell'Interno Christophe Castaner. Anche la polizia tedesca sta dando la caccia a Cherif Chekatt e al fratello Sami. Una portavoce della polizia di Coblenza ha confermato che la 'caccia all'uomo' si sta conducendo in una zona di 30 chilometri lungo il confine franco tedesco.
 
Tra i feriti è grave un italiano 
Tra i feriti dunque c'è anche un giovane cronista italiano di Europhonica, si chiama Antonio Megalizzi, è del Trentino e è in condizioni disperate. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione al ferimento del giornalista. Il procuratore aggiunto dell'antiterrorismo, Francesco Caporale e il sostituto Tiziana Cugini, hanno avviato un'indagine in cui si ipotizzano i reatidi strage e attentato con finalità di terrorismo.

Oltre ad Antonio Megalizzi, un altro componente dello staff della radio 'Europhonica' sarebbe rimasto "gravemente ferito" ed è attualmente ricoverato in ospedale. Lo si legge in un tweet rilanciato dalla stessa emittente nel quale si precisa che ils econdo ferito è un componente dell'equipe francese di Europhonica, abitante a Strasburgo.

Grande moschea condanna attacco: Infame, codardo e barbaro
La Grande moschea di Strasburgo ha condannato l'attentato di ieri sera al mercatino di Natale definendolo un "atto infame, codardo e barbaro". Su place Kleber, cuore pulsante della città, dei passanti hanno cominciato a rendere omaggio alle vittime dell'attentato lasciando candele, petali di rose e delle scritte 'Je suis Strasbourg', cioè 'Io sono Strasburgo'.

Tra le vittime ci sarebbe anche un meccanico musulmano di nome Kamal: è quanto scrive sulla sua pagina Facebook la Grande Moschea di Strasburgo Eyyub Sultan. Secondo il sito Dernières Nouvelles d'Alsace (Dna), l'uomo sarebbe di nazionalità afghana."Abbiamo appreso che il nostro fratello Kamal è deceduto per leferite riportate, nonostante i medici abbiano tentato tutto permantenerlo in vita", si legge su Fb. "La sua famiglia, presentecon lui al momento dei fatti, è sana e salva". 

Le testimonianze
"Ho sentito i colpi, sei o sette, e ho visto due donne a terra colpite e una che urlava, mi sono allontanato per mettermi al sicuro. Abbiamo cercato riparo in un cortile e siamo stati poi accolti in una casa. La polizia ha evacuato la zona"., ha raccontato l'eurodeputato dei Verdi, Marco Affronte, uno dei tanti politici italiani rimasti bloccati nei ristoranti e nei pub durante quei minuti di terrore. L'Europarlamento, impegnato nella sessione plenaria, è stato sigillato, così come tutto il centro della città.  

Esclusi collegamenti attentatore con Italia 
Sono al momento esclusi collegamenti con l'Italia dell'attentatore di Strasburgo. E' quanto emerso, si apprende, al termine della riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) che si è tenuta al Viminale. L'esclusione di eventuali collegamenti è stata possibile grazie all'analisi delle informazioni provenienti dalle autorità francesi alle quali comunque l'Italia ha assicurato il massimo supporto. 

Trovato esplosivo nella casa del killer
Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell'abitazione dell'attentatore: lo ha reso noto Stephane Morisse, membro del sindacato di polizia FGP.  La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell'abitazione poche ore prima dell'attacco. Le forze dell'ordine, ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l'uomo.

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha espresso "la solidarietà di tutta la nazione a Strasburgo, alle vittime e alle loro famiglie". Il ministro Castaner, inviato immediatamente a Strasburgo per seguire da vicino gli eventi, ha annunciato di aver elevato il livello di allerta, ha spiegato che sono stati rafforzati i controlli alle frontiere e ai mercatini di Natale di tutto il Paese.

Strasburgo già nel mirino
Il mercatino di Strasburgo è finito più di una volta nel mirino dei terroristi. L'ultima nel novembre 2016, quando sette persone vennero fermate dalle forze speciali francesi prima che mettessero a segno un attentato. Nel maggio 2014, nella città venne smantellata una rete jihadista: si trattava anche in questo caso di sette persone che, si scoprì, erano state in Siria tra il dicembre 2013 e l'aprile 2014, e che vennero poi condannate a pene comprese tra i 6 e i 9 anni di carcere. Tra loro anche Karim Mohamed-Aggad, il cui fratello Foued venne successivamente identificato come uno dei kamikaze del Bataclan. Il mercato di Natale era già stato individuato come bersaglio di un progetto di attentato nel 2000: quattro algerini, poi condannati a pene tra i dieci e i dodici anni dal tribunale di Francoforte, avevano progettato di piazzare una bomba alla vigilia del Capodanno 2001 davanti alla Cattedrale, ma la strage fu evitata grazie alle informazioni fornite dai servizi segreti tedeschi. Nel 'covo' furono trovati armi ed esplosivi ed un video del mercato nel quale si dichiarava che vi si recavano nemici di Dio che sarebbero stati spediti all'Inferno.