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Coronavirus

Trasporto aereo

Easy jet mette a terra tutta la flotta

Dopo più di 600 voli di rimpatrio e oltre 45mila persone riportate a casa. La compagnia: è scelta significativa, ma possiamo contare su uno stato patrimoniale solido

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EasyJet da oggi mette a terra la sua intera flotta di aerei a seguito delle restrizioni di viaggio imposte dai Governi in risposta alla pandemia del Coronavirus e della implementazione di regimi di confinamento in molti Paesi europei. Negli ultimi giorni – si legge in una nota – la compagnia ha lavorato alacremente per il rimpatrio di numerosi passeggeri, operando oltre 650 voli di rimpatrio e riportando a casa più di 45.000 persone. Gli ultimi voli di rimpatrio sono stati effettuati ieri.

Easyjet "continuera' a intraprendere tutte le azioni possibili per eliminare i costi e le spese non cruciali per l'azienda a ogni livello, al fine di contribuire a mitigare l'impatto del Covid-19". In ogni caso, "la messa a terra degli aerei ha un impatto significativo" sulla compagnia aerea che però, chiarisce la nota del gruppo "può contare su uno stato patrimoniale solido, senza debiti da rifinanziare fino al 2022. Siamo in continua discussione con gli istituti di credito che riconoscono la forza del bilancio e del modello di business".

Il personale della compagnia ha dato grande prova di impegno dice il Ceo Johan Lundgren " molti membri dello equipaggio si sono offerti volontari per effettuare voli di rimpatrio per consentire ai nostri clienti di tornare a casa. Continuiamo a lavorare instancabilmente per garantire che easyJet sia ben posizionata per superare questo momento di difficoltà", ha concluso.