MONDO
Gli aggiornamenti sulla battaglia contro il virus
Ebola, Obama: "Sconfiggeremo la malattia. Stati Uniti in prima fila"
Per il presidente gli Stati Uniti devono continuare a guidare la risposta globale al virus. Obama ha anche ribadito che sono soltanto due gli americani che hanno contratto l'ebola su suolo americano

"Nessun altra nazione sta facendo tanto quanto fa l'America per assicurarsi di contenere e alla fine eliminare l'epidemia di ebola”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che dai giardini della Casa bianca ha parlato al Paese per dare aggiornamenti sulla battaglia contro il micidiale virus.
Obama, che aveva appena parlato con gli operatori sanitari inviati in Africa occidentale da Usaid, ha detto che il team di risposta rapida dell'agenzia americana è "la spina dorsale strategica e operativa della risposta americana all'ebola". E si è detto certo che "questa malattia può essere contenuta e sarà sconfitta", ma "dobbiamo continuare a guidare la risposta globale".
Il presidente degli Stati Uniti ha anche ribadito che sono soltanto due gli americani che hanno contratto l'ebola su suolo americano e poi ha ricordato che gli operatori sanitari volontari e i militari che vanno in Africa devono essere "applauditi, ringraziati e sostenuti".
Obama oggi ha parlato con Amber Vinson, la seconda infermiera di Dallas rimasta contagiata mentre assisteva il 'paziente zero' in Usa, il liberiamo Thomas Duncan, e' stata dimessa dopo aver trascorso dieci giorni ricoverata nell'ospedale universitario di Emory, ad Atlanta, in Georgia.
Obama, che aveva appena parlato con gli operatori sanitari inviati in Africa occidentale da Usaid, ha detto che il team di risposta rapida dell'agenzia americana è "la spina dorsale strategica e operativa della risposta americana all'ebola". E si è detto certo che "questa malattia può essere contenuta e sarà sconfitta", ma "dobbiamo continuare a guidare la risposta globale".
Il presidente degli Stati Uniti ha anche ribadito che sono soltanto due gli americani che hanno contratto l'ebola su suolo americano e poi ha ricordato che gli operatori sanitari volontari e i militari che vanno in Africa devono essere "applauditi, ringraziati e sostenuti".
Obama oggi ha parlato con Amber Vinson, la seconda infermiera di Dallas rimasta contagiata mentre assisteva il 'paziente zero' in Usa, il liberiamo Thomas Duncan, e' stata dimessa dopo aver trascorso dieci giorni ricoverata nell'ospedale universitario di Emory, ad Atlanta, in Georgia.