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MONDO

Superati i 2 mila morti, quasi 4 mila i contagi

Ebola, Oms: sì alla cura con sangue dei guariti. Ue stanzia 140 milioni di euro

38 milioni di euro serviranno a sostenere i servizi sanitari dei paesi interessati e a migliorare la sicurezza alimentare, l'approvvigionamento idrico e le strutture igienico sanitarie, essenziali per salvaguardare la salute pubblica

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Ebola - Monrovia - Liberia (AP Photo/Abbas Dulleh)
Non saranno, almeno all'inizio, i nuovi farmaci biotech l'arma messa in campo dai ricercatori contro l'epidemia di Ebola, ma le trasfusioni di sangue di persone che sono guarite, e che quindi hanno in circolo gli anticorpi contro il virus. Dal meeting di circa 200 esperti organizzato dall'Oms è venuto un sostanziale via libera a questo trattamento, insieme a una 'road map' molto stringente sui vaccini, mentre per le altre terapie saranno necessari alcuni mesi.

Oltre 2 mila i morti
L'urgenza è giustificata dall'aumento continui dei casi, con l'epidemia che secondo l'ultimo bollettino ha superato quota 2 mila morti, con quasi 4 mila casi. La terapia con plasma o sangue di persone guarite o convalescenti, ha spiegato la direttrice generale aggiunta dell'Oms Marie Paule Kieny, potrebbe essere utilizzata da subito, mentre i risultati dei test di sicurezza su due potenziali vaccini, condotti in Mali, dovrebbero arrivare entro novembre. In caso positivo, hanno sottolineato gli esperti Oms, le prime immunizzazioni potrebbero essere fatte sul personale sanitario pochi mesi dopo.

Almeno 600 milioni per combattere l'epidemia
L'Oms ha comunque ammonito che non si deve distogliere l'attenzione dalla lotta tradizionale al virus, fatta di prevenzione, contenimento dei casi, sorveglianza dei potenziali malati e comunicazione efficace dei rischi. Pratiche difficili da implementare nei paesi colpiti, ha ricordato anche il segretario generale dell'Onu Ban Ki-Moon, che ha ricordato come siano necessari 600 milioni di dollari e una mobilitazione internazionale contro l'epidemia, e che le prossime settimane saranno cruciali.

Dall'Ue 140 milioni 
Tra i primi a rispondere all'appello c'è l'Europa. La Commissione Ue ha annunciato uno stanziamento di 140 milioni di euro per i Paesi dell'Africa occidentale colpiti. Di questo nuovo pacchetto, 38 milioni di euro serviranno a sostenere i servizi sanitari dei paesi interessati (potenziando per esempio i centri di cura e il personale sanitario), e a migliorare la sicurezza alimentare, l'approvvigionamento idrico e le strutture igienico-sanitarie, essenziali per salvaguardare la salute pubblica. Altri 5 milioni andranno ai laboratori mobili e 97,5 per sostenere il bilancio in Liberia e Sierra Leone, e mirate a sviluppare la capacità dei governi di erogare servizi pubblici - soprattutto sanitari - e a garantire la stabilità macroeconomica.