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MONDO

L'Oms: nel vecchio continente nuovi casi inevitabili

Ebola arriva in Europa, parla l'infermiera spagnola: "Seguito tutte le precauzioni"

L'intervista esclusiva su "El Mundo". Dopo i 3 casi sospetti in Spagna, cresce la paura. La Commissione europea: "Falle nella sanità". Ricoverato a Oslo medico Msf contagiato in Sierra Leone

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"Non ho idea di come mi sono contagiata": sul quotidiano spagnolo "El Mundo" spunta un'intervista telefonica esclusiva alla prima infermiera che ha contratto il virus nel Paese, probabilmente dopo aver assistito i pazienti infetti di ritorno dalla Sierra Leone. La donna, María Teresa Romero Ramos, adesso in isolamento all'ospedale Carlo III di Madrid, racconta al telefono con voce tremante di aver "seguito tutte le procedure e le precauzioni e di non aver idea di come possa essere avvenuto il contagio". "Mia moglie ha seguito i protocolli" di prevenzione e "fatto tutto quello che le avevano detto di fare in ospedale" e "in nessun momento si è preoccupata di nulla", assicura Javier, il marito dell'infermiera.

Il cane che deve essere soppresso per paura
Intanto, aumenta la paura nel Paese, paura che provoca anche comportamenti sociali discutibili. Sarebbe stata ordinata, infatti, la soppressione del cane dell'infermiera spagnola María Teresa Romero Ramos. Lanciata una petizione su Change.org per salvarlo. Il marito della professionista ha denunciato la terribile decisione del Ministero della Salute di Madrid. 

L'Oms: nel vecchio continente nuovi casi inevitabili
E' "inevitabile" che si registrino altri casi di ebola in Europa ma i Paesi occidentali del vecchio continente sono i "più preparati" al mondo per far fronte a questa minaccia: lo ha affermato il direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, Zsuzsanna Jakab. "Casi importanti come questo e altri simili come quelli avvenuti in Spagna ci saranno anche in futuro, molto probabilmente", ha commentato al telefono dall'ufficio a Copenaghen, "è abbastanza inevitabile" a causa dei tanti viaggi tra i Paesi colpiti in Africa occidentale e l'Europa. "Succederà - ha concluso Jakab - ma la cosa più importante è che l'Europa è ancora a basso rischio e che la regione occidentale del continente in particolare è quella meglio preparata al mondo a rispondere alle febbri emorragiche, compresa l'ebola".

I casi in Europa
Dopo l'infermiera ricoverata a Madrid con una diagnosi di ebola conclamata, ci sono altri tre pazienti sospetti sotto osservazione: anche loro sono ricoverati in isolamento al Carlo III-La Paz di Madrid. È invece arrivata da poco in Norvegia un'operatrice di Medici Senza Frontiere che avrebbe contratto il virus in Sierra Leone. La donna, che ha volato su un jet privato, è ricoverara ad Oslo  ma non sono stati forniti dettagli sulle sue condizioni di salute.