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MONDO

Il caso Vinson

Ebola Usa, sicurezza a rischio: l'infermiera avvisò che aveva la febbre ma fu autorizzata a volare

David Daigle, un portavoce del Cdc racconta che l'infermiera avvertì l'ufficiale che aveva la febbre ma essendo la temperatura inferiore ai 38 gradi, e non avendo alcun sintomo della malatta, fu autorizzatata a salire a bordo

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Usa
La secondo infermiera contagiata dal virus Ebola, Amber Vinson, avverti l'ufficiale del Centro responsabile del monitoraggio che aveva la febbre prima di salire a bordo del volo per Dallas ma fu comunque autorizzata a volare. Lo rivela David Daigle, un portavoce del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti (Cdc) che spiega che la donna riferì che la sua temperatura corporea era inferiore a 38 gradi e non aveva alcun sintomo della malattia.

Le persone malate di ebola non possono contagiare finché non mostrano i sintomi della malattia e per questa la donna è stata autorizzata dal Cdc a salire a bordo del volo 1143 di Frontier Airlines.

Il direttore del Cdc, Tom Frieden, ha detto che Vinson aveva viaggiato in Ohio prima di aver saputo che ai suoi colleghi era stata diagnosticata l'ebola. Il direttore ha comunque rassicurato "il rischio per gli altri passeggeri è molto basso", poiché la donna non ha vomitato in aereo e non stava sanguinando.