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MONDO

Il virus che uccide

Ebola in Usa: morto a Dallas Thomas Duncan, il paziente "zero"

L'uomo era arrivato in Texas lo scorso 20 settembre dalla Liberia per visitare la famiglia. Da giorni era in condizioni molto "critiche"

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Il primo malato di ebola in Usa, il liberiano Thomas Duncan è morto al Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas alle 7.51 ora locale (le 15.51 in Italia). La notizia arriva direttamente dall'ospedale dove il paziente era ricoverato. Il 42enne, che da giorni si trovava in condizioni "critiche", era arrivato in Texas lo scorso 20 settembre dalla Liberia per visitare la famiglia.

Le bugie, l'arrivo a Dallas e i primi sintomi
Prima d'imbarcarsi dal paese africano aveva mentito sostenendo di non essere mai entrato in contatto con persone ammalate di Ebola. A Dallas aveva avuto i primi sintomi e per questo, il 24 settembre, si era recato al pronto soccorso da dove era stato dimesso a causa di un errore al software dell'ospedale che non aveva considerato la sua storia e il suo recente arrivo dalla Liberia, uno dei paesi in cui è in corso l'epidemia che ha già ucciso 3.400 persone.

La quarantena e il trattamento con un antivirale sperimentale
Dal 26 settembre, dopo che i sintomi si era intensificati, Duncan aveva iniziato a ricevere le prime cure per poi essere messo in in quarantena a partire dal 28 settembre scorso. Da giorni - come sottolineato più volte dalle autorità sanitarie americane - le condizioni del paziente erano peggiorate. Il 42enne si trovava attaccato a un respiratore e sottoposto a dialisi. Inoltre i medici da giorni lo stavano trattando con un farmaco sperimentale, il Brincidofovir, un antivirale prodotto dall'azienda Chimerix della North Carolina che solo pochi giorni fa era stato approvato dalla Federal Drug Administration per utilizzi d'emergenza.

Ricoverato a Dallas un paziente che avrebbe avuto contatti con la famiglia di Duncan
Intanto un altro paziente è stato ricoverato al Texas Presbyterian di Dallas con sintomi simili a quelli di Ebola. Si attende l'esito delle analisi. L'uomo aveva avuto "qualche contatto" con la famiglia di Thomas Duncan. Lo ha detto il capo dei vigili del fuoco di Frisco, il sobborgo da cui il paziente è stato trasferito nell'ospedale della metropoli texana. L'uomo è stato identificato dai media come il sergente Michael Monning. Gli operatori stanno monitorando 48 persone che hanno avuto vari gradi di contatto con Duncan. E il paziente di Frisco non fa parte di queste. Le autorità statali hanno inoltre precisato che nessuna delle persone in fase di monitoraggio ad oggi presenta i sintomi dell'ebola.