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ITALIA

Attacco al coltello in pieno centro a Milano

Ebreo accoltellato, Gattegna: "C'è chi vorrebbe spaventarci ma non ci faremo intimidire"

"Noi andremo avanti" afferma il presidente dell'Ucei. L'esponente ebraico chiede anche un rafforzamento delle "misure di sicurezza", nonostante l'impegno già "straordinario" delle forze dell'ordine"

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"Noi andremo avanti, senza farci intimidire" afferma il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei) Renzo Gattegna commentando l'aggressione antisemita avventa ieri sera all'uscita di un ristorante kosher di Milano. L'esponente ebraico chiede anche un rafforzamento delle "misure di sicurezza", nonostante l'impegno già "straordinario" delle forze dell'ordine. "Una decisione inevitabile - spiega Gattegna - alla luce di quanto accaduto ieri". Il rischio emulazione "in effetti con quanto sta accadendo in Israele è alto, ma non voglio fare accuse".

"C'è chi vorrebbe spaventarci, costringendoci a cambiare le nostre abitudini e la nostra quotidianità, quello che siamo con orgoglio da millenni", osserva il presidente dell'Ucei. "Ma - sottolinea - è una battaglia persa. Noi andremo avanti, senza farci intimidire. La vita vincerà sempre sulla morte e sulla violenza".

L'invito di Gattegna agli ebrei italiani è quello di "comportarsi con la massima attenzione, stando attenti a cogliere tutti i segnali che arrivano dall'esterno". Ma al tempo stesso di proseguire con la propria vita, senza alcuna rinuncia. "Istituzioni, enti, scuole: l'Italia ebraica non si ferma. Un segnale forte e inequivocabile", afferma.

Quanto alle forze dell'ordine italiane, esse "vigilano da anni con grande attenzione e professionalità nei pressi dei diversi luoghi ebraici italiani. Un impegno straordinario, più volte lodato per la sua incisività", commenta l'esponente ebraico. "Ma - aggiunge - evidentemente non sufficiente: serve adesso un rafforzamento delle misure. Una decisione inevitabile alla luce di quanto accaduto ieri".