SPETTACOLO
Cinema e marketing
Ecco come trasformare una recensione negativa... in positiva: il poster di Legend fa discutere
Sulla locandina, alle spalle delle due figure in primo piano, vengono spalmate tutte le 4 stelle guadagnate dal film su altre testate. Le 2 stelle del Guardian vengono collocate astutamente tra le teste dando quasi l'impressione che siano di più.

Benjamin Lee, giornalista del Guardian, ha segnalato su Twitter una trovata pubblicitaria, un'invenzione di marketing, relativa al film Legend.
Nella sua recensione Lee aveva attribuito alla pellicola solo due stelle, bocciando in qualche modo il film "deludente" in cui Tom Hardy interpreta un doppio ruolo.
"Pensavo - dice il critico - che Studio Canal, il distributore britannico, non mi avrebbe chiamato per una citazione da mettere sul poster. È stato invece l'ufficio marketing a trovare una soluzione geniale e ambigua".
Sulla locandina, alle spalle delle due figure in primo piano, vengono spalmate tutte le 4 stelle guadagnate dal film su altre testate. Le 2 stelle del Guardian vengono collocate astutamente tra le teste dando quasi l'impressione che siano di più.
"Sono stati brillanti. Tecnicamente non c'è niente di disonesto. Due stelle ho dato e due stelle si vedono sul poster".
Ironicamente questa polemica, diventando virale, ha aiutato la promozione del film, il tweet del giornalista è stato condiviso 11mila volte e la notizia è stata ripresa dai maggiori siti internazionali.
Nella sua recensione Lee aveva attribuito alla pellicola solo due stelle, bocciando in qualche modo il film "deludente" in cui Tom Hardy interpreta un doppio ruolo.
"Pensavo - dice il critico - che Studio Canal, il distributore britannico, non mi avrebbe chiamato per una citazione da mettere sul poster. È stato invece l'ufficio marketing a trovare una soluzione geniale e ambigua".
Sulla locandina, alle spalle delle due figure in primo piano, vengono spalmate tutte le 4 stelle guadagnate dal film su altre testate. Le 2 stelle del Guardian vengono collocate astutamente tra le teste dando quasi l'impressione che siano di più.
"Sono stati brillanti. Tecnicamente non c'è niente di disonesto. Due stelle ho dato e due stelle si vedono sul poster".
Ironicamente questa polemica, diventando virale, ha aiutato la promozione del film, il tweet del giornalista è stato condiviso 11mila volte e la notizia è stata ripresa dai maggiori siti internazionali.