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MONDO

Oltre 2000 i feriti

Ecuador, continua a salire il numero delle vittime: 350

10mila soldati e 4.005 poliziotti sono stati dispiegati nelle zone colpite. L'Unione europea ha annunciato l'attivazione del meccanismo europeo di protezione civile per aiutare il Paese sudamericano, mentre il segretario di stato John Kerry ha offerto il sostegno degli Stati Uniti

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350 morti. E' il bilancio povvisorio delle vittime causate dal sisma di 7.8 gradi che sabato scorso ha colpito l'Ecuador. Stamane il presidente dell'Ecuador, Rafael Correa, parlava di 272 morti e oltre duemila feriti, sottolineando che saranno probabilmente trovate altre vittime tra le macerie. "Temo che questa cifra aumenterà, perché continuiamo a rimuovere macerie", ha detto nelle sue prime dichiarazioni alla nazione, dopo essere rientrato dall'Europa. "La tragedia è molto grande", ha aggiunto, ricordando che 10mila soldati e 4.005 poliziotti sono stati dispiegati nelle zone colpite. Si tratta, ha aggiunto il Capo di Stato, della "peggiore tragedia di questi ultimi 67 anni, superata soltanto dal terremoto del 1949 a Ambato". 

Corsa contro il tempo dei soccorritori 
A Portoviejo, una delle città più toccate dal sisma di magnitudo 7.8, le strade sono piene di macerie di case distrutte. Attorno all'hotel Gato, un edificio di sei piani completamente crollato, i soccorritori scavano tra le macerie: "Abbiamo estratto già tre cadaveri e crediamo che sotto ai detriti ci siano i corpi di almeno altre dieci persone". La località più colpita è Pedernales, vicina all'epicentro del sisma, meta turistica per le sue spiagge sul Pacifico, dove secondo le autorità ci sono probabilmente 400 vittime. L'Unione europea ha annunciato l'attivazione del meccanismo europeo di protezione civile per aiutare il Paese sudamericano, mentre il segretario di stato John Kerry ha offerto il sostegno degli Stati Uniti.

Onu: pronta a fornire assistenza in Ecuador. Ue stanzia 1 milione di euro 
Le Nazioni Unite sono pronte a fornire assistenza in Ecuador dopo il terremoto che ha colpito il paese e l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms) ha già inviato una squadra di emergenza medica. Lo ha riferito l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in un comunicato stampa.

"Le Nazioni Unite e i suoi partner umanitari sono pronti a sostenere il popolo e le autorita' con qualsiasi competenza e supporto di cui hanno bisogno. Ho mobilitato lo UN Disaster Assessment and Coordination team (Undac), guidato da Ocha, per sostenere gli sforzi delle autorità e l'Organizzazione mondiale della sanità ha schierato una squadra di emergenza medica mobile ", ha sottolineato il sottosegretario generale per gli affari umanitari, Stephen O'Brien. Il governo dell'Ecuador ha dichiarato lo stato di emergenza in sei regioni e ha chiesto l'assistenza internazionale in seguito al terremoto.  

La Commissione europea, intanto stanzia un milione di euro per i primi aiuti umanitari. "Stiamo già inviando assistenza d'emergenza - afferma il Commissario Ue per gli Aiuti Umanitari, Christos Stylianides - attraverso il meccanismo di protezione civile europeo e gli esperti della Commissione sono in viaggio verso le aree colpite per portare assistenza e valutare i bisogni per assistenza ggiuntiva".

100 detenuti in fuga dal carcere di El Rodeo dopo il sisma
Circa 100 detenuti sono fuggiti dal carcere di El Rodeo nella città ecuadoriana di Portoviejo, dopo il terremoto di magnitudo 7,8 che ha causato danni alla struttura. Lo ha riferito il ministro della Giustizia dell'Ecuador Ledy Zuniga. "Le infrastrutture nel carcere di El Rodeo sono state danneggiati. Circa 100 persone sono fuggite", ha detto Zuniga su Twitter. Secondo il ministro, circa 30 dei prigionieri in fuga sono rientrati successivamente in carcere, alcuni di loro volontariamente. Nessuno dei detenuti e' rimasto ferito nel sisma, ha aggiunto Zuniga.