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MONDO

Decimo giorno di protesta

Ecuador. Il presidente Moreno decreta il coprifuoco e il controllo militare a Quito

La capitale è stata messa a ferro e fuoco per protestare contro la politica economica di austerità

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di Tiziana Di Giovannandrea
Il presidente ecuadoriano Lenín Moreno ha decretato il "coprifuoco" e una "militarizzazione" nel distretto metropolitano di Quito per aiutare le forze di sicurezza a sedare le violente proteste nella decima giornata di contestazioni da parte della popolazione indigena.

"Ho organizzato il coprifuoco e la militarizzazione del distretto metropolitano di Quito  e delle valli. Questo renderà più facile per le forze di sicurezza agire di fronte agli intollerabili eccessi di violenza", ha detto il presidente in un messaggio sui social network.

La decisione di Moreno arriva nonostante l'annuncio della Confederazione delle Nazionalità indigene dell'Ecuador (Conaie), di aver accettato di partecipare al "dialogo diretto" proposto dallo stesso Lenín Moreno per una soluzione della crisi nel Paese.

Le violente proteste nascono per contestare la politica economica di austerità messa in campo dal Capo dello Stato in cambio della concessione di un prestito di 4,2 miliardi di dollari da parte del Fondo Monetario Internazionale. 

In particolare i manifestanti chiedono l'abrogazione della legge approvata la scorsa settimana che pone fine ai sussidi per il carburante.