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MONDO

Quito

Ecuador: seggi aperti per il secondo turno delle elezioni presidenziali

 Il candidato di sinistra di Unes, Andrés Arauz, sostenuto dall'ex presidente Rafael Correa, sfida il conservatore di Creo Guillermo Lasso, ex banchiere

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Urne aperte in Ecuador per il secondo turno delle elezioni presidenziali. Il candidato di sinistra di Unes, Andrés Arauz, sostenuto dall'ex presidente Rafael Correa, sfida il conservatore di Creo Guillermo Lasso, ex banchiere.

Al primo turno del 7 febbraio Arauz ha ottenuto oltre il 30% dei consensi mentre Lasso poco meno del 20%, superando di poco il candidato ambientalista e indigeno Yaku Perez, i cui voti potrebbero ora fare da ago della bilancia tra i due rivali.

Arauz, che è sostenuto da Correa, una forza importante nella travagliata nazione andina nonostante una condanna per corruzione, ha proposto di far pagare più tasse ai ricchi, di ritirarsi dagli accordi con il Fondo monetario internazionale e di forzare il rimpatrio dei depositi che i concittadini hanno all'estero. Lasso, che è arrivato secondo nelle due ultime elezioni presidenziali, è invece a favore di politiche di libero mercato e del riavvicinamento dell'Ecuador alle organizzazioni internazionali. L'ex banchiere ha proposto di aumentare il salario minimo a 500 dollari, di includere più giovani e donne nel mercato del lavoro e di eliminare le tariffe per le attrezzature agricole.  

A causa del Covid-19, agli elettori è stato ordinato di indossare una mascherina e di portare il proprio disinfettante per le mani e una matita, mantenere una distanza di 1,5 metri dagli altri ed evitare ogni contatto personale nel seggio elettorale.

L'unico momento in cui gli elettori potranno abbassare la mascherina sarà durante il processo di identificazione. Il Paese è entrato in una recessione che molti temono possa peggiorare con il ritorno di lockdown a causa di un picco di casi di Covid-19. L'Ecuador ha contato finora più di 341.000 contagi e oltre 17.000 morti.