SPORT
Finalissima a Saint Denis
#Euro2016: Portogallo campione, Francia choc (1-0)
La nazionale di Fernando Santos conquista a sorpresa il primo titolo continentale della storia con un gol di Eder nel 2° tempo supplementare. Vittoria capolavoro perchè ottenuta 'fuori casa', soffrendo e senza la stella Ronaldo, ko dopo appena venti minuti. Un legno a testa (Gignac e Raphael) e una grande prova difensiva dei lusitani, che al minuto 109 'spaccano' il match

Per la prima volta nella sua storia, e contro ogni previsione, il Portogallo sale sul tetto d’Europa. E lo fa senza Cristiano Ronaldo, finito ko dopo nemmeno venti minuti. Impresa maestosa ottenuta battendo ai supplementari i favoritissimi padroni di casa della Francia (1-0): gelo a St.Denis, sconfitta choc per i transalpini che dopo l’impresa in semifinale con la Germania già pregustavano il loro terzo titolo continentale. Invece il calcio è strano, spietato. Vince chi segna e l’uomo del trionfo si chiama Eder, con il suo gol al minuto 109 che restituisce ai lusitani quello che nel 2000 gli era sfuggito sotto il naso (finale europea persa a Lisbona contro l’outsider Grecia).
Subito evidente il copione tattico: Bleus a fare la partita, lusitani compatti dietro e pronti a sfruttare qualche ripartenza. I primi tentativi sono di Nani (conclusione alta) e Griezmann (sinistro largo). Al 10’ padroni di casa vicinissimi al vantaggio: è Rui Patricio, con un grande colpo di reni, a deviare sopra la traversa un velenoso colpo di testa dell’onnipresente Griezmann. Un dura entrata di Payet - tutto regolare per Clattenburg che, misteriosamente, non fischia né ammonisce - mette fuori causa Cristiano Ronaldo al 17’: toccato al ginocchio sinistro, il fuoriclasse del Real Madrid prova a rientrare ma zoppica vistosamente e al 25’ deve arrendersi. Giocatore portato via in lacrime sulla barella, tifosi portoghesi ammutoliti (bello invece l’applauso di quelli transalpini) e colpo durissimo alle ambizioni di Fernando Santos, che deve rinunciare alla sua stella in un match già complicatissimo. Dentro Quaresma. La Francia però ha il torto di non aumentare i giri, giocando spesso sottoritmo e permettendo agli avversari di difendersi con ordine. Sugli scudi il centrale Pepe, al rientro. Ottima chance al 34’ per Sissoko, che si libera in area con una finta deliziosa e lascia partire un destro secco che trova i pugni di un reattivo Rui Patricio.
Ripresa. Portiere lusitano ancora attento, al 58’, sul morbido diagonale di Griezmann. Il match però non si sblocca e Deschamps inserisce l’ex juventino Coman (fuori Payet, in ombra) che al 66’ pennella il cross per l’attaccante dell’Atletico Madrid, liberissimo, la cui capocciata finisce a lato di un soffio. Occasione nitida, errore imperdonabile. Ci prova col mancino anche Giroud (75’): Rui Patricio, nettamente il migliore dei suoi, risponde di nuovo presente. All’80’ l’unica sortita dei portoghesi: Lloris (forse un po’ sorpreso) decolla sul tiro-cross di Nani poi blocca la rovesciata di Quaresma, bella ma centrale. Pressing finale dei Bleus: randellata di Sissoko dalla distanza, ennesima paratona di Rui Patricio (83’). In pieno recupero, la sfortuna si accanisce con il neo entrato Gignac (92’): muore incredibilmente sul palo la sua conclusione ravvicinata. Non si schioda lo 0-0, si va ai supplementari.
Poco da segnalare fino al 104’, minuto in cui Eder (di testa) riesce quasi a beffare Lloris che ha però un buon riflesso. La Francia, stanca, non trova più la via della porta e i lusitani escono definitivamente dal guscio. Clamorosa traversa di Raphael Guerreiro su punizione a giro (108’), sessanta secondi dopo Eder ‘spacca’ il match trovando da fuori il corridoio vincente. E’ la rete che manda in paradiso il Portogallo, campione d’Europa a ‘dispetto del mondo’ e senza Cristiano Ronaldo. Mica poco. Chapeau.
Subito evidente il copione tattico: Bleus a fare la partita, lusitani compatti dietro e pronti a sfruttare qualche ripartenza. I primi tentativi sono di Nani (conclusione alta) e Griezmann (sinistro largo). Al 10’ padroni di casa vicinissimi al vantaggio: è Rui Patricio, con un grande colpo di reni, a deviare sopra la traversa un velenoso colpo di testa dell’onnipresente Griezmann. Un dura entrata di Payet - tutto regolare per Clattenburg che, misteriosamente, non fischia né ammonisce - mette fuori causa Cristiano Ronaldo al 17’: toccato al ginocchio sinistro, il fuoriclasse del Real Madrid prova a rientrare ma zoppica vistosamente e al 25’ deve arrendersi. Giocatore portato via in lacrime sulla barella, tifosi portoghesi ammutoliti (bello invece l’applauso di quelli transalpini) e colpo durissimo alle ambizioni di Fernando Santos, che deve rinunciare alla sua stella in un match già complicatissimo. Dentro Quaresma. La Francia però ha il torto di non aumentare i giri, giocando spesso sottoritmo e permettendo agli avversari di difendersi con ordine. Sugli scudi il centrale Pepe, al rientro. Ottima chance al 34’ per Sissoko, che si libera in area con una finta deliziosa e lascia partire un destro secco che trova i pugni di un reattivo Rui Patricio.
Ripresa. Portiere lusitano ancora attento, al 58’, sul morbido diagonale di Griezmann. Il match però non si sblocca e Deschamps inserisce l’ex juventino Coman (fuori Payet, in ombra) che al 66’ pennella il cross per l’attaccante dell’Atletico Madrid, liberissimo, la cui capocciata finisce a lato di un soffio. Occasione nitida, errore imperdonabile. Ci prova col mancino anche Giroud (75’): Rui Patricio, nettamente il migliore dei suoi, risponde di nuovo presente. All’80’ l’unica sortita dei portoghesi: Lloris (forse un po’ sorpreso) decolla sul tiro-cross di Nani poi blocca la rovesciata di Quaresma, bella ma centrale. Pressing finale dei Bleus: randellata di Sissoko dalla distanza, ennesima paratona di Rui Patricio (83’). In pieno recupero, la sfortuna si accanisce con il neo entrato Gignac (92’): muore incredibilmente sul palo la sua conclusione ravvicinata. Non si schioda lo 0-0, si va ai supplementari.
Poco da segnalare fino al 104’, minuto in cui Eder (di testa) riesce quasi a beffare Lloris che ha però un buon riflesso. La Francia, stanca, non trova più la via della porta e i lusitani escono definitivamente dal guscio. Clamorosa traversa di Raphael Guerreiro su punizione a giro (108’), sessanta secondi dopo Eder ‘spacca’ il match trovando da fuori il corridoio vincente. E’ la rete che manda in paradiso il Portogallo, campione d’Europa a ‘dispetto del mondo’ e senza Cristiano Ronaldo. Mica poco. Chapeau.