MONDO
Egitto. Annullata la condanna a morte dell'ex presidente Morsi: processo da rifare
Revocata la condanna anche ad altri 22 leader della Fratellanza musulmana. La sentenza della corte si riferisce al processo noto come "l'evasione dal carcere di Wadi al Natrun" del gennaio 2011
Un corte di cassazione egiziana ha annullato oggi la condanna a morte inflitta da un tribunale penale del Cairo all'ex presidente Mohammed Morsi e ad altri 22 leader dei Fratelli Musulmani, tra i quali anche la guida suprema Mohammed Badie. Lo riferiscono media egiziani. La sentenza della corte si riferisce al processo noto come "l'evasione dal carcere di Wadi al Natrun", avvenuta durante la rivoluzione del 2011, in piena rivoluzione, che portò alla caduta di Hosni Mubarak.
"La corte di cassazione ha accolto l'appello presentato dalla difesa dell'ex presidente Mohammed Morsi e di altri leader della Fratellanza Musulmana e ha ordinato la cancellazione delle condanne a morte e di detenzioni" inflitte nel processo per evasione dalle carceri che ha visto come imputati 129 persone, tra cui 93 elementi appartenenti al movimento palestinese Hamas, le milizie sciite libanesi Hezbollah, jihadisti e esponenti dei Fratelli Musulmani, scrive il quotidiano cairota al Youm7.
In un altro processo celebrato nel giugno 2015, Morsi, deposto con il colpo di Stato militare del 3 luglio 2013, i giudici hanno convertito in ergastolo la pena capitale contro l'ex presidente per il reato di spionaggio. Morsi era accusato di aver collaborato con Hamas, Hezbollah libanesi e pasdaran iraniani per compiere attentati. Con lui condannata anche la Guida suprema della Confraternita musulmana, Mohamed Badie, e altri 15 imputati. Badie, imputato in oltre 40 processi, è già stato condannato all`ergastolo in altri tre casi e a morte in due. In aula diversi imputati hanno accolto la sentenza mostrando il "rabaa", le quattro dita della mano simbolo della violenta repressione della protesta contro la deposizione di Morsi avvenuta nel 2013.
"La corte di cassazione ha accolto l'appello presentato dalla difesa dell'ex presidente Mohammed Morsi e di altri leader della Fratellanza Musulmana e ha ordinato la cancellazione delle condanne a morte e di detenzioni" inflitte nel processo per evasione dalle carceri che ha visto come imputati 129 persone, tra cui 93 elementi appartenenti al movimento palestinese Hamas, le milizie sciite libanesi Hezbollah, jihadisti e esponenti dei Fratelli Musulmani, scrive il quotidiano cairota al Youm7.
In un altro processo celebrato nel giugno 2015, Morsi, deposto con il colpo di Stato militare del 3 luglio 2013, i giudici hanno convertito in ergastolo la pena capitale contro l'ex presidente per il reato di spionaggio. Morsi era accusato di aver collaborato con Hamas, Hezbollah libanesi e pasdaran iraniani per compiere attentati. Con lui condannata anche la Guida suprema della Confraternita musulmana, Mohamed Badie, e altri 15 imputati. Badie, imputato in oltre 40 processi, è già stato condannato all`ergastolo in altri tre casi e a morte in due. In aula diversi imputati hanno accolto la sentenza mostrando il "rabaa", le quattro dita della mano simbolo della violenta repressione della protesta contro la deposizione di Morsi avvenuta nel 2013.