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MONDO

Ministero Esteri chiede a Egitto indagine congiunta

Egitto: Farnesina, per Regeni probabile tragico epilogo

Cadavere di giovane trovato in un fosso alla periferia della città. Non ancora effettuato il riconoscimento del corpo. Ministro Guidi con i genitori del giovane. La nota del Ministero degli Esteri

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L'appello comparso sui social network
Nel pomeriggio di oggi alla periferia del Cairo è stato trovato il corpo senza vita di un giovane dell'apparente età di una trentina d'anni. Non è stato effettuato il riconoscimento del cadavere ma ci sono fondati timori possa trattarsi del corpo senza vita del giovane studente italiano scomparso.

Secondo una fonte informata nella capitale egiziana il corpo di Giulio Regeni, lo studente friulano rapito al Cairo, è stato rinvenuto in un "fosso". Il luogo del ritrovamento è "in periferia", ha precisato un'altra fonte.

Fonti ufficiali del ministero dell'Interno al Cairo si sono rifiutate di rilasciare qualsiasi dichiarazione. Altre fonti del dicastero, senza fornire altre precisazioni, hanno avvertito che prima di avere conferme ufficiali sarà necessario attendere l'esito di prime indagini.

Ministro Guidi con i genitori del giovane
I genitori di Giulio Regeni si trovano all'ambasciata italiana del Cairo assistiti dall'ambasciatore italiano Maurizio Massari e dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. In seguito alla notizia del 'probabile tragico epilogo', il ministro ha deciso di sospendere la sua visita in corso nella capitale egiziana.

La nota del Ministero degli Esteri
Il Governo italiano ha appreso del probabile tragico epilogo della vicenda del nostro connazionale Giulio Regeni al Cairo. In attesa di conferme ufficiali da parte delle autorita' egiziane, il Ministro degli Affari Esteri Paolo Gentiloni esprime il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari che si trovano al Cairo e che sono stati informati di questa notizia ancora priva di conferme ufficiali. In questo momento, assistiti dal nostro Ambasciatore, stanno per essere raggiunti dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, che ha sospeso la sua visita in corso nella capitale egiziana.

Il Governo italiano ha richiesto alle autorita' egiziane il massimo impegno per l'accertamento della verita' e dello svolgimento dei fatti, anche con l'avvio immediato di un'indagine congiunta con la partecipazione di esperti italiani.

La scomparsa dello studente
Regeni era scomparso la sera di lunedì 25 gennaio ma se ne è saputo solo domenica quando è stata annunciata dall'Ambasciata italiana del Cairo e dalla Farnesina, che hanno detto di seguire la vicenda "con la massima attenzione e preoccupazione".

Il giorno della sua scomparsa era il quinto anniversario della Rivoluzione che depose l'allora presidente Hosni Mubarak, aprendo la strada alla conquista del potere da parte dei Fratelli Musulmani, poi estromessi e messi fuorilegge dai militari dell'attuale presidente Sisi dopo un anno e mezzo. Nei giorni scorsi era emerso da fonti egiziane, che nell'ora in cui si sono perse le sue tracce, intorno alle 8 di sera, nel quartiere di Dokki dove viveva la situazione era calma e non c'erano manifestazioni di protesta.

L'ipotesi di un arresto, magari per errore, è stata esclusa ieri da fonti egiziane ben informate: "Regeni non è detenuto da alcun organo dell'Interno, forze dell'ordine, Sicurezza nazionale, Servizi di indagine" inclusi, ha riferito la fonte della sicurezza egiziana al Cairo. Oggi il 'caso' di Regeni è arrivato fino all'attenzione del presidente egiziano, Abdel Fattah al Sisi, il quale ha assicurato all'Italia la sua "personale attenzione"nel corso di un incontro al Cairo con il ministro dello Sviluppo economico italiano Federica Guidi.
   
Regeni peraltro, è stato detto dalle fonti, "non era un attivista". Era uno studente della prestigiosa università britannica di Cambridge, presso la quale stava facendo il dottorato al "Centre for Development Studies" con una ricerca in Economia che lo aveva spinto al Cairo, dove stava studiando la lingua araba.