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MONDO

Fermato al Cairo

Arrestato in Egitto Patrick George Zaky, attivista iscritto all'Ateneo di Bologna

Lo studente è stato arrestato all'arrivo all'aeroporto del Cairo nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 sulla base di un ordine di cattura del 2019 di cui era all'oscuro. Amnesty denuncia il "rischio di detenzione prolungata e tortura". I suoi avvocati hanno riferito che  è stato disposto un fermo di 15 giorni

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Patrick George Zaky
di Tiziana Di Giovannandrea
L'attivista e ricercatore egiziano Patrick George Zaki, di 27 anni, studente al master Gemma dell'Università di Bologna, è stato arrestato dalle Autorità egiziane all'arrivo all'aeroporto de Il Cairo  nella notte tra giovedì 6 e venerdì 7 febbraio.

I capi di accusa
L'arresto è avvenuto sulla base di un ordine di cattura dello scorso 23 settembre 2019, di cui l'attivista era all'oscuro. I suoi legali hanno fatto sapere che, secondo l'Egyptian Center for Economic & Social Rights, lo studente attivista è stato accusato di "diffusione di notizie false, promozione del terrorismo e diffusione di dichiarazioni che disturbano la pace sociale". Gli avvocati hanno riferito che per lui è stato disposto un fermo di 15 giorni.
I pubblici ministeri nello specifico hanno presentato un elenco di accuse contro Patrick che includono: la pubblicazione di voci e false notizie che puntano a disturbare la pace sociale e a  seminare il caos; istigazione alla protesta senza il permesso delle Autorità competenti allo scopo di minare l'Autorità statale; chiedere il rovesciamento dello Stato; gestire un account di social media che ha lo scopo di minare l'ordine sociale e la  sicurezza pubblica; istigazione a commettere violenze e crimini terroristici".

Il giovane è partito da Bologna per tornare a casa per un periodo di vacanze. La famiglia ha smentito che sia tornato nell'abitazione familiare. Attualmente si trova in stato di fermo presso la Procura della sua città natale di al Mansoura.

La notizia è stata diffusa inizialmente dall'agenzia Dire Amnesty International e poi confermata sui social dall'Associazione Eipr (Egyptian Initiative for Personal rights) con cui Patrick George Zaki ha una collaborazione attiva.

Eipr:  Patrick George Zaki  "torturato con elettroshock"
In un comunicato pubblicato sul sito web dell'associazione per cui Patrick George Zaki lavora, si raccontano le ultime ore del giovane. Nelle 24 ore che sono intercorse dall'arresto all'aeroporto del Cairo -da parte delle forze di sicurezza della National Security Investigations (Nsi)-  al trasferimento in una struttura di detenzione di al Mansoura, a 120 chilometri a Nord-Est della capitale egiziana, Patrick George Zaky "è stato picchiato, sottoposto ad elettroshock, minacciato e interrogato su diverse questioni legate al suo lavoro e al suo attivismo". E' quanto riferito dai legali che hanno incontrato in giornata il ricercatore. Secondo i suoi avvocati, gli è stato presentato un rapporto della Polizia che afferma falsamente che è stato arrestato ad un posto di blocco nella sua città natale, in virtù del mandato emesso il 23 settembre 2019. 

Amnesty Italia, tramite il portavoce Riccardo Noury ha reso noto su Twitter che: "Le autorità giudiziarie egiziane hanno confermato l'arresto dell'attivista Patrick George, studente del Master GEMMA di Bologna.  Scomparso per alcune ore all'arrivo al Cairo, si trova ora agli arresti nella città natale di al Mansoura". Noury denuncia il "rischio di detenzione prolungata e tortura".

Secondo quanto ricostruito da altri attivisti egiziani, Zaki, che è stato manager della campagna presidenziale di Khaled Ali, uno degli oppositori del presidente Abdel Fattah al-Sisi, è stato fermato all'aeroporto del Cairo, appena atterrato. Dopo lunghe ore di interrogatorio è stato condotto davanti a un giudice questa mattina 8 febbraio nella sua città natale di Al Mansoura. Le Autorità confermano che l'arresto è avvenuto in esecuzione di mandato di cattura emesso nel 2019. 

Petizione on line, oltre mille adesioni
Amnesty Bologna sul sito Change.org  ha immediatamente pubblicato una petizione online per fare pressione sul governo egiziano affinché liberi Patrick George Zaky. L'appello ha raccolto in poche decine di minuti oltre un migliaio di adesioni. "Patrick George Zaki - si legge - è stato rapito dalle forze di sicurezza dello Stato egiziano all'arrivo all'aeroporto del Cairo per trascorrere nel Paese le vacanze". Patrick è "scomparso forzatamente per 24 ore" poi è "ricomparso" con le autorità egiziane che "affermano di averlo arrestato a Mansoura, sua città natale" e luogo in cui vive la sua famiglia. "Le forze di sicurezza egiziane - conclude l'appello su Change.org - sono le stesse coinvolte nell'omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni al Cairo nel 2016".

Studente arrestato: Di Maio "segue con attenzione" caso
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio segue con attenzione, attraverso l'ambasciata italiana al Cairo, la vicenda dell'arresto in Egitto di Patrick George Zaki. Lo si è appreso da fonti della Farnesina.