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MONDO

In volo tra il Mar Rosso e San Pietroburgo

Egitto, precipita aereo russo con 224 persone a bordo

Tra i passeggeri 17 bambini. Fonti della sicurezza egiziane: "Guasto tecnico", escluso "qualsiasi tipo di atto terroristico all'origine del disastro". Segnalati problemi a un motore dell'aereo già nei giorni precedenti al disastro

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Un aereo civile che trasportava 224 persone si è schiantato questa mattina nel Sinai centrale, in Egitto. La conferma della notizia, diffusa dalla Tass, è stata data dallo stesso premier egiziano Sherif Ismail, che ha costituito un comitato di crisi.  

L’aereo, un Airbus A-321 della compagnia Metrojet (ex Kogalymavia), pieno di turisti russi, era partito da Sharm el-Sheikh con destinazione San Pietroburgo e prima che il segnale venisse perso avrebbe volato per diversi minuti a 6 mila piedi di altezza. 

Inizialmente i controllori di volo della Turchia avevano smentito l’allarme lanciato dalle autorità dell’aviazione egiziana, riferendo di essere entrati in contatto con l’Airbus russo. Poco dopo, però, anche le autorità russe hanno confermato che l’aereo era scomparso dai radar.

A bordo dell'aereo della compagnia low cost russa c'erano 7 membri dell'equipaggio e 217 passeggeri, di cui 17 erano bambini.

Il volo
Fonti dell’Aviazione russa (Rosaviatsiya) citate dall’agenzia Itar-Tass affermano che l’aereo, decollato alle 6,51 ora di Mosca (le 4,51 in Italia), alle 7,14 avrebbe contatto l’aeroporto di Larnaca (Cipro) mentre si trovava a un’altezza di 9 mila metri, per poi scendere di 1.800 metri prima di scomparire dai radar. Fonti dell’aeroporto del Cairo dicono che l’aereo avrebbe fatto richiesta di un atterraggio di emergenza negli aeroporti più vicini prima di sparire dagli schermi e lo schianto sarebbe avvenuto mentre il pilota tentava di atterrare all'aeroporto di al-Arish, nel Sinai settentrionale. 

I rottami
Al momento non esistono immagini del relitto anche se le autorità egiziane hanno individuato i rottami del velivolo e ipotizzano l'avaria quale causa del disastro. Fonti della sicurezza egiziane affermano che l'aereo russo è precipitato "a causa di un guasto tecnico" ed "escludono qualsiasi tipo di atto terroristico all'origine del disastro". "Le forze per le ricerche ed i soccorsi hanno trovato rottami dell'Airbus A-321", ha detto Ayman al-Moqdam, della Commissione sugli incidenti aerei egiziana, precisando che "una delegazione del ministero dell'Aviazione civile andrà immediatamente sul posto per avviare le indagini sulle cause dell'incidente". 

Possibili superstiti
I soccorritori egiziani giunto sul luogo dello schianto hanno udito alcuni lamenti provenire da uno dei due tronconi dell'Airbus 321 che si è spezzato nell'impatto al suolo. Due terzi del velivolo "sono distrutti" mentre la parte vicina ai serbatoio di carburante sarebbe ancora parzialmente integra. Lo ha riferito un funzionario egiziano sul posto. "I soccorritori stanno cercando di entrare all'interno e c'è speranza di trovare superstiti, specialmente dopo aver sentito alcuni lamenti", ha aggiunto. Al momento sono stati recuperati cadaveri di 100 persone, tra le quali 10 bambini. Sul posto sono state inviate una cinquantina di ambulanze.

I problemi al motore
I piloti dell'A321 russo avevano denunciato problemi a un motore dell'aereo già nei giorni precedenti al disastro. "Nell'ultima settimana l'aereo aveva richiesto più volte assistenza perché il motore non si avviava", hanno riferito fonti della sicurezza dell'aeroporto di Sharm el-Sheikh citate dall'agenzia russa Ria Novosti. I problemi denunciato a un motore potrebbero essere quindi alla base della decisione del Comitato investigativo federale russo di aprire un'inchiesta sulla compagnia Kogalymavia "per violazioni delle normative sui voli e sui loro preparativi", un'indicazione che i magistrati sospettano negligenze sul piano della sicurezza.

Il cordoglio di Putin
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha espresso "le più profonde condoglianze" alle famiglie delle vittime del disastro e ha disposto l'invio di una missione di tecnici russi che esamineranno i rottami del velivolo e indagheranno in coordinamento con le autorità egiziane.