MONDO
Muore anche un soldato
Egitto, razzi in nord Sinai uccidono un soldato e sette civili. Due sono bambini
Un colpo di mortaio, caduto in un supermercato vicino a una base militare, ha ucciso sette civili e ne ha feriti altri 25. Due razzi hanno invece centrato il quartier generale delle forze di sicurezza, uccidendo un soldato

Un soldato e sette civili, tra cui due bambini, sono morti quando ieri sera militanti islamisti hanno sparato tre razzi contro una base militare a el-Arish, nel Sinai egiziano.
Il direttore dell'ospedale locale, Samy Anwar, ha precisato che tra le vittime ci sono una bambina di 10 anni e uno di 12.
Un colpo di mortaio, caduto davanti a un supermercato nelle vicinanze del quartier generale dei servizi di sicurezza, ha ucciso sette civili e ne ha feriti altri 25, tra cui una ragazzina di undici anni. Due razzi hanno invece colpito una postazione militare, uccidendo un soldato e ferendone altri tre.
Dopo la destituzione e l'arresto del presidente islamista Mohamed Morsi il 3 luglio 2013, gli attacchi contro le forze dell'ordine sono diventati quasi quotidiani nella penisola del nordest egiziano. Finora circa 500 i morti, secondo fonti governative, per la quasi totalità poliziotti e militari.
L'episodio, inoltre, arriva mentre è in corso l'offensiva di Israele nella Striscia di Gaza, oggi al settimo giorno. Nei giorni scorsi i militanti del Sinai hanno lanciato razzi contro Israele, a sostegno dei gruppi palestinesi e le autorità dello Stato ebraico hanno fatto sapere ieri di aver sventato un nuovo lancio.
Il direttore dell'ospedale locale, Samy Anwar, ha precisato che tra le vittime ci sono una bambina di 10 anni e uno di 12.
Un colpo di mortaio, caduto davanti a un supermercato nelle vicinanze del quartier generale dei servizi di sicurezza, ha ucciso sette civili e ne ha feriti altri 25, tra cui una ragazzina di undici anni. Due razzi hanno invece colpito una postazione militare, uccidendo un soldato e ferendone altri tre.
Dopo la destituzione e l'arresto del presidente islamista Mohamed Morsi il 3 luglio 2013, gli attacchi contro le forze dell'ordine sono diventati quasi quotidiani nella penisola del nordest egiziano. Finora circa 500 i morti, secondo fonti governative, per la quasi totalità poliziotti e militari.
L'episodio, inoltre, arriva mentre è in corso l'offensiva di Israele nella Striscia di Gaza, oggi al settimo giorno. Nei giorni scorsi i militanti del Sinai hanno lanciato razzi contro Israele, a sostegno dei gruppi palestinesi e le autorità dello Stato ebraico hanno fatto sapere ieri di aver sventato un nuovo lancio.