Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Egitto-sequestrati-due-pescherecci-italiani-dafb6e2c-add0-4d6e-a557-5fe49ed8a33c.html | rainews/live/ | true
MONDO

A bordo 14 persone dell'equipaggio, otto italiani e sei tunisini

Egitto, sequestrati due pescherecci italiani

Al momento non sono ancora chiari i motivi per cui le due imbarcazioni siano state fermate dalle autorità egiziane. Il presidente del Distretto produttivo della pesca, Giovanni Tumbiolo: "Erano in acque internazionali"

Condividi
Nuovo sequestro di pescherecci della flotta di Mazara del Vallo (Trapani) in acque internazionali. Questa volta, nella notte, sono stati sequestrati il "Ghibli I" e il "Giulia", con a bordo 14 persone dell'equipaggio, otto italiani e sei tunisini.
All'alba, le due imbarcazioni sono state fatte attraccare al porto di Alessandria d'Egitto. Sembra che i militari egiziani abbiano lasciato a bordo i due comandanti trasbordando l'equipaggio sulle loro imbarcazioni.
Il primo a essere stato fermato, spiega la Capitaneria di porto di Mazara, intorno alle 23, è stato il "Giulia Pg", l'altro dopo la mezzanotte. Il "Giulia Pg" aveva lasciato il porto di Mazara tra il 15 e il 16 ottobre; l'altro peschereccio era ripartito da Siracusa sabato scorso. 

Ambasciata italiana segue caso 
I due pescherecci italiani sequestrati nella notte nel mar Mediterraneo si trovano nel porto di Alessandria d'Egitto. Gli equipaggi sono al sicuro. Lo rendono noto fonti diplomatiche confermando che l'ambasciata italiana al Cairo sta seguendo il caso, di concerto con la Farnesina, con un proprio rappresentante giunto ad Alessandria. Al momento non sono ancora chiari i motivi per cui le due imbarcazioni siano state fermate dalle autorità egiziane.

I pescherecci erano in acque internazionali
 "Il sequestro dei due pescherecci mazaresi è avvenuto intorno alle 22 di ieri sera a circa 28 miglia dalle coste egiziane, quindi in acque internazionali". Lo dice Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto produttivo della pesca e della crescita blu, del quale fanno parte il Ghibli I e il Giulia PG, i cui comandanti a bordo sono rispettivamente Faro Licavoli e Michele Gennaro, mentre gli armatori sono per il primo una società che fa capo a Luciano Giacalone e per il secondo Domenico Asaro.  "Gli equipaggi - prosegue Tumbiolo - pescavano con le reti a una profondità di circa 600 metri quando hanno avuto intimato l'alt da parte della marina militare egiziana. Alcuni uomini sono saliti a bordo e hanno indotto i pescherecci a fare rotta verso Alessandria D'Egitto dove sono giunti intorno alle 4,30. Per un veloce rilascio abbiamo già attivato la filiera istituzionale con l'assessore regionale Antonello Cracolici, il sottosegretario agli Affari esteri Vincenzo Amendola e l'ambasciatore italiano al Cairo Giampaolo Cantini che ha già raggiunto Alessandria D'Egitto. Inoltre siamo in contatto con autorità egiziane con cui i rapporti sono eccellenti". Il Ghibli I era già stato sequestrato dagli egiziani circa quattro anni fa. Allora il peschereccio mazarese era con altri tre pescherecci e tutti subirono un sequestro lampo. Il Giulia PG fu sequestrato, insieme con il Daniela L., nell'ottobre 2013 dai miliziani di Bengasi che li avevano bloccato a circa 40 miglia al largo delle coste cirenaiche. Per il rilascio l'armatore ha dovuto affrontare due processi e pagare un riscatto. Il Daniela L. è ancora sotto sequestro da parte dei libici. 
Non ci sarebbero stati momenti di particolare tensione e resistenza al momento dell'intervento della motovedetta egiziana, a parte la comprensibile preoccupazione, spiega la Guardia costiera, che conferma come i  membri degli equipaggi stiano bene. 

La vicenda è seguita anche dalla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma e dal comando di Palermo.