MONDO
Rinviati a giudizio 919 sostenitori dei fratelli musulmani
Egitto: scontri al corteo degli studenti pro Morsi. Un morto
I manifestanti si sono radunati in centinaia davanti all'Università del Cairo per chiedere la liberazione dei prigionieri, sostenitori dei Fratelli musulmani

Uno studente universitario è rimasto ucciso negli scontri davanti all'Università del Cairo fra forze di sicurezza e giovani pro-Morsi. Il giovane sarebbe stato colpito da un proiettile al collo, riferiscono fonti di sicurezza egiziana. Altri 12 persone sarebbero rimaste ferite nel corso di una manifestazione nel nord- est del paese, davanti al campus dell'Università di Zagazig, nel governatorato di Sharkia.
I manifestanti si sono radunati in centinaia davanti all'Università del Cairo, urlando slogan contro i militari, per chiedere la liberazione dei prigionieri proprio nel giorno in cui altri 919 sostenitori dei fratelli musulmani sono stati rinviati a giudizio. La polizia ha risposto lanciando lacrimogeni per disperdere il corteo.
Rinviati a giudizio 919 sostenitori dei fratelli musulmani
Il procuratore generale egiziano Hecham Barak ha rinviato a giudizio 919 sostenitori dei Fratelli musulmani, originari di Minya in Alto Egitto, ed arrestati in diversi governatorati del Paese nei giorni seguenti alla dispersione dei sit-in di Rabaa al Cairo il 14 agosto scorso. Sono accusati di disordini, scontri e violenze.
Appello del premier a contrastare le "violenze dei sostenitori pro-morsi"
Il primo ministro egiziano Ibrahim Mahlab ha lanciato un appello a tutti gli egiziani a "prendersi le proprie responsabilità e a contrastare le violenze, gli scontri e i sabotaggi degli studenti pro-Morsi nelle varie Università del Paese". Lo scrive l'agenzia Mena. In un comunicato Mahlab ha poi chiesto che gli "studenti responsabili degli scontri siano assicurati alla giustizia e che i rettori prendano dei provvedimenti di espulsione nei loro confronti"
I manifestanti si sono radunati in centinaia davanti all'Università del Cairo, urlando slogan contro i militari, per chiedere la liberazione dei prigionieri proprio nel giorno in cui altri 919 sostenitori dei fratelli musulmani sono stati rinviati a giudizio. La polizia ha risposto lanciando lacrimogeni per disperdere il corteo.
Rinviati a giudizio 919 sostenitori dei fratelli musulmani
Il procuratore generale egiziano Hecham Barak ha rinviato a giudizio 919 sostenitori dei Fratelli musulmani, originari di Minya in Alto Egitto, ed arrestati in diversi governatorati del Paese nei giorni seguenti alla dispersione dei sit-in di Rabaa al Cairo il 14 agosto scorso. Sono accusati di disordini, scontri e violenze.
Appello del premier a contrastare le "violenze dei sostenitori pro-morsi"
Il primo ministro egiziano Ibrahim Mahlab ha lanciato un appello a tutti gli egiziani a "prendersi le proprie responsabilità e a contrastare le violenze, gli scontri e i sabotaggi degli studenti pro-Morsi nelle varie Università del Paese". Lo scrive l'agenzia Mena. In un comunicato Mahlab ha poi chiesto che gli "studenti responsabili degli scontri siano assicurati alla giustizia e che i rettori prendano dei provvedimenti di espulsione nei loro confronti"