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SALUTE

Maschi & Sesso

Eiaculazione precoce ed impotenza, bestie nere per milioni di italiani

Sempre più diffuse le disfunzioni sessuali, molti i farmaci a disposizione con scarsi effetti collaterali, ma è fiorente il mercato illegale. Spesso venduti online, ma o sono scaduti, o contraffatti, o dentro non c'è principio attivo. Colloquio col professor Vincenzo Mirone Ordinario di Urologia Università Federico II di Napoli

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Professore quali sono i numeri dei disturbi sessuali, soprattutto impotenza ed eiaculazione precoce, in Italia?
Forse non tutti lo sanno ma la disfunzione sessuale più frequente è rappresentata dalla eiaculazione precoce (in Italia ne soffrono circa 4 milioni di maschi).
Per quanto riguarda l'impotenza, invece, parliamo di circa il 12,79% della popolazione maschile che corrisponde a circa 3 milioni di individui. In quest'ultimo caso, ne soffrono soprattutto uomini tra i 50 e 60 anni. Anche perché in questa decade questa disfunzione è spesso collegata a diabete ed ipertensione.

Pensando all’impotenza viene in mente un uomo anziano o con problemi di salute. Viceversa?
Ci sono, tuttavia, anche molti giovani con problemi di erezione. Infatti l'abuso di droghe naturali e sintetiche, stimola la libido ma diminuisce la rigidità peniena. Per quanto riguarda i soggetti over 65, oggi esiste una richiesta maggiore di sessualità, legata all'aumento di prestazioni extraconiugali. Infatti la sempre crescente percentuale di separazioni fa sì che la richiesta di sessualità sia aumentata anche in queste fasce di età che prima erano portate a rallentare i ritmi della propria sessualità. E non mi riferisco alla presunta andropausa, scientificamente oggi ritenuta inesistente.

Il Viagra prima, poi il  Cialis ed il Levitra hanno cambiato radicalmente la vita non solo sessuale di chi abbia un disturbo d’erezione. Voi andrologi come scegliete quale farmaco prescrivere, per i singoli casi?
Il viagra, il cialis, il levitra e lo spedra oggi sono a disposizione di tutti i pazienti con posologie diverse tra di loro, con emivita di azione diversa, che possono variare dai 30 minuti alle 36 ore. Tutto questo fa sì che gli uroandrologi possano consigliare ai propri pazienti terapie sempre più personalizzate ed idonee a rispondere alle diverse esigenze psicofische del maschio. Gli effetti collaterali legati a queste molecole rappresentano una incidenza minima che tra l'altro tende a scomparire dopo le prime 8-10 somministrazioni. A tutt'oggi l'unica vera controindicazione è rappresentata dal concomitante uso di nitroderivati( i famosi cerotti usati per curare l'angina pectoris).

C’è però il risvolto dell’abuso di questi farmaci, anche da parte di chi non ha problemi specifici ma li assume per avere una “super prestazione”: magari comprandoli sottobanco, spacciati in discoteca
L'abuso di questi farmaci è legato soprattutto al mercato online. Per ciascuno dei quattro farmaci esiste un'offerta enorme, anche in italia, che ha portato il Comando Generale dei Carabinieri, Divisione NAS, ad impiegare sempre più energie nel combattere questo vero e proprio mercato parallelo. Si pensi che oggi, secondo i dati dei NAS, un pusher che dedica la propria attività al commercio dei farmaci per l'erezione guadagna significativamente di più rispetto al suo omologo nel mercato degli stupefacenti. Va da sé che l'acquisto online espone l'acquirente ad utilizzare pillole quantomeno di dubbia composizione se non addirittura estremamente dannose per l' organismo. Va inoltre sottolineato che l'utilizzo di questo pseudofarmaci in discoteca può ulteriormente aggravare la dipendenza dei nostri giovani.

Quando si arriva alla chirurgia peniena?
I farmaci ufficiali che vanno sempre prescritti da un medico con una ricetta della durata massima di 3 mesi, offrono oggi una risposta terapeutica dell'87%, che rappresenta una dato estremamente confortante e solido. La chirurgia peniena trova spazio solo in quei pazienti non-responders alla terapia orale o alla terapia iniettiva intracavernosa con prostaglandine. Ad oggi in Italia vengono operati circa 700-800 pazienti all'anno con impianti protesici ed oggi grazie ai continui miglioramenti tecnologici, l'impianto protesico penieno richiede 2-3 giorni di ricovero ed è in grado di risolvere alla perfezione il problema dell'impotenza.