Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Eitan-legali-Nonno-Peleg-tribunale-Riesame-non-e-stato-sequestrato-90289858-e6f8-48cf-b680-47901d701ad4.html | rainews/live/ | true
ITALIA

Milano

Eitan, i legali del nonno al Tribunale del Riesame: non è stato sequestrato

Presentate istanze al tribunale di Milano ed alla Corte suprema israeliana. La zia paterna "non ha diritti di custodia sul minore", aggiungono gli avvocati di Shmuel Peleg

Condividi
Shmuel Peleg, nonno materno del piccolo Eitan
Contestate le accuse di sequestro di persona e trattenimento di minore all'estero: i legali di Shmuel Peleg - nonno materno del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone che causò la morte di 14 persone - hanno presentato istanza al Tribunale del Riesame di Milano, chiedendo la revoca dell'ordinanza cautelare emessa dal giudice per l'udienza preliminare di Pavia, con la quale è stato spiccato il mandato di arresto internazionale a suo carico. "La zia paterna Aya, tutrice del bambino" - affermano i legali di Peleg, gli avvocati Paolo Sevesi, Sara Carsaniga e Paolo Polizzi - "non è affidataria e non ha diritti di custodia sul minore".
I legali hanno inoltre presentato un ricorso anche alla Corte Suprema di Israele, dopo le due sentenze a loro sfavorevoli

Peleg, sostengono i legali,  "non sequestrò il bambino", quando nel blitz con un avventuroso viaggio aereo portò il nipote in Israele. Sull'uomo pende un mandato d'arresto internazionale (al momento non applicato) sul quale si dovrà esprimere il Tribunale del Riesame, che potrebbe emettere la sentenza entro il 22 novembre prossimo.

Il ricorso alla Corte Suprema di Israele
Nel secondo ricorso - quello fatto alla suprema corte del paese - i legali del Nonno di Eitan hanno chiesto che si disponga "un esame immediato da parte di esperti per chiarire quale sia la reale volontà del bambino ed il suo bene". La scelta di Peleg di ricorrere alla Corte è avvenuta nei 7 giorni previsti dalla Corte di appello di Tel Aviv, che aveva respinto il ricorso presentato dallo stesso Peleg disponendo il rientro entro 15 giorni del piccolo sopravvissuto alla strage in Italia con la zia paterna (come disposto dalla prima sentenza del Tribunale della famiglia della città).

La sentenza del 30 Ottobre
Il 30 ottobre scorso il Gip di Pavia, Pasquale Villani, ha firmato un mandato di arresto internazionale per Shmel Peleg e per il presunto complice Gabriel Alon Abutbul, accusati - in concorso con la nonna materna Esther Cohen - dei reati di sequestro di persona sottrazione e trattenimento di minore all’estero, oltre a non non aver osservato il provvedimento del giudice tutelare di Pavia che confermava la zia paterna Aya Biran tutrice legale di Eitan.

Gli altri filoni processuali
In attesa della decisione del Tribunale pavese (entro il primo dicembre), gli avvocati dei due rami familiari dovranno depositare le proprie memorie di fronte al Tribunale per i minorenni di Milano, con oggetto il reclamo contro la nomina della zia come tutrice; gli avvocati dei nonni materni hanno posto la questione di un presunto conflitto d'interessi di Aya Biran, tra i suoi ruoli di tutore e di "richiedente l'adozione".