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MONDO

La sfida delle urne

Elezioni politiche in Gran Bretagna, breve guida al voto

Il Paese sceglie chi guiderà il divorzio dall'Unione europea

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Funestato da due attacchi terroristici durante la campagna, il voto politico anticipato di giovedì deciderà chi darà forma al futuro della Gran Bretagna, che si prepara a uscire dall'Ue. La premier conservatrice Theresa May, che governa dopo le dimissioni di David Cameron l'anno scorso, ha indetto il voto anticipato con tre anni d'anticipo dopo meno di un anno al governo.

- Perché il voto è importante?
Il voto determinerà chi negozierà il divorzio di Londra dall'Ue nei prossimi due anni e la forza del mandato del governo per i prossimi cinque anni. La nuova leadership inoltre dovrà fare i conti con la risposta al terrorismo dopo il massacro di sabato sera in un'area frequentatissima del centro di Londra, il terzo attacco jihadista nel Paese in meno di tre mesi.

La Gran Bretagna ha un ruolo di primo piano nell'iniziativa anti-terrorismo globale e fa parte della coalizione anti-Isis guidata dagli Usa che bombarda le posizioni dello 'Stato islamico' in Siria e Iraq. Ha diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu di cui è membro permanente insieme a Cina, Francia, Russia e Usa. E' membro Nato e possiede armi nucleari, è la quinta economia del mondo per Pil, membro del G7 e del G20.

- Come funziona il voto?
Ci sono 650 collegi uninominali in tutto il Regno Unito, e la maggioranza assoluta della Camera dei Comuni di Westminster è perciò composta di 326 deputati. Nel Parlamento uscente May aveva una piccola maggioranza di 17 seggi e ha indetto il voto anticipato nella speranza di rafforzarla in vista dei colloqui sulla Brexit. Ogni collegio viene assegnato con il metodo del "first-past-the-post": chi ha più voti diventa deputato. Nonostante il focus sui leader di partito, gli elettori non scelgono direttamente il premier, solo il loro deputato locale. Il Parlamento è eletto per cinque anni, quindi la prossima elezione dovrà tenersi al più tardi nel giugno 2022.

- Come si vota
Le urne sono aperte dalle 7 del mattino (le 8 in Italia) fino alle 22 (le 23 italiane) dell'8 giugno. I residenti di Gran Bretagna, Irlanda del Nord e Commonwealth con 18 anni o più possono votare, così come i cittadini britannici e dell'Ulster che vivono all'estero e si sono registrati per il voto entro gli ultimi 15 anni. I cittadini devono registrarsi per votare e il voto non è un obbligo.

- Le scelte
I principali partiti in Gran Bretagna sono quello conservatore (centro-destra), guidato da May, e il laburista (sinistra), guidato da Jeremy Corbyn, seguiti dai liberal-democratici (centro-sinistra), dall'UK Independence Party (populista anti-Ue) e dai verdi (sinistra). I nazionalisti scozzesi (sinistra), i nazionalisti gallesi del Plaid Cymru (sinistra) e quattro partiti nordirlandesi hanno ottenuto seggi nel Parlamento scaturito dalle elezioni politiche del 2015.

I sondaggi dicono che i conservatori vinceranno, ma non è del tutto escluso che il Labour possa creare un'alternativa con il sostegno di altre forze. Secondo i sondaggi, le questioni chiave nel voto sono Brexit, terrorismo, servizio sanitario nazionale, immigrazione ed economia. Ci sono 3.303 candidati che hanno dovuto pagare 500 sterline ciascuno, rimborsate se ottengono il cinque per cento del voto.

- Cosa succederà dopo?
Il conteggio dei voti comincerà immediatamente dopo la chiusura della urne e all'alba del 9 giugno il quadro del prossimo Parlamento dovrebbe essere sufficientemente chiaro. Appena possibile la regina Elisabetta II chiederà alla persona che ha più chances di diventare premier di formare un governo. Solitamente si tratta del capo del maggiore partito. Il Parlamento si riunisce il 13 giugno per il giuramento dei deputati e per l'elezione di un nuovo presidente. L'apertura ufficiale della Camera è lunedì 19 giugno, quando Elisabetta II leggerà il programma del governo per la prossima legislatura. I negoziati sulla Brexit dovrebbero iniziare quella settimana.