ITALIA
Media
Elezioni, rientra lo sciopero dei tecnici di La7. Mentana aveva minacciato di dimettersi
La protesta poteva mettere a rischio la maratona per le elezioni, Mentana con una lettera aveva annunciato le sue dimissioni irrevocabili
Rientrata la protesta dei tecnici che poteva mettere a rischio a La7 la maratona in diretta per le elezioni regionali. È stato lo stesso direttore Enrico Mentana ad annunciarlo con una mail spedita a tutti i colleghi. "La protesta è stata sospesa e la maratona elettorale di La7 andrà regolarmente in onda". Poi è arrivata anche la conferma ufficiale dei sindacati: "La decisione di sospendere lo sciopero - scrivono in una nota Barbara Apuzzo, segretaria Slc-Cgil nazionale e Dino Oggiano, segretario Slc-Cgil Roma e Lazio - è stata presa a seguito della disponibilità dell'Editore Urbano Cairo di convocare le organizzazioni sindacali per il 4 giugno, e dopo la presa di posizione del direttore del tg di La7, Enrico Mentana, che aveva minacciato le proprie dimissioni irrevocabili nel caso in cui lo sciopero avesse impedito la maratona elettorale prevista per questa sera".
La lettera di fuoco di Mentana era arrivata in mattinata, dopo una giornata, ieri, di convulse trattative per cercare di stoppare la protesta, indetta dai sindacati dei tecnici per le giornate di oggi e domani mettendo quindi a rischio la diretta elettorale. "Voglio solo dire una cosa molto semplice - queste le parole di Mentana - se non andrà in onda da domani non sarò più il direttore del TgLa7. Non per capriccio o per minaccia, ma per la mera constatazione che con l'assenza dalla scena in queste 48 ore noi abdicheremmo platealmente e inscusabilmente al nostro ruolo, perdendo in un sol colpo tutta la reputazione conquistata in cinque anni di lavoro durissimo in cui ci siamo imposti come la tv della realtà, della diretta, dell'informazione pulita". Parole che hanno avuto l'effetto sperato. Ora però, concludono i sindacati, "ci auguriamo che la riapertura del tavolo, ottenuto grazie alla lotta e ai sacrifici dei lavoratori che hanno scioperato, possa portare a un accordo complessivo che soddisfi le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori di La7"
La lettera di fuoco di Mentana era arrivata in mattinata, dopo una giornata, ieri, di convulse trattative per cercare di stoppare la protesta, indetta dai sindacati dei tecnici per le giornate di oggi e domani mettendo quindi a rischio la diretta elettorale. "Voglio solo dire una cosa molto semplice - queste le parole di Mentana - se non andrà in onda da domani non sarò più il direttore del TgLa7. Non per capriccio o per minaccia, ma per la mera constatazione che con l'assenza dalla scena in queste 48 ore noi abdicheremmo platealmente e inscusabilmente al nostro ruolo, perdendo in un sol colpo tutta la reputazione conquistata in cinque anni di lavoro durissimo in cui ci siamo imposti come la tv della realtà, della diretta, dell'informazione pulita". Parole che hanno avuto l'effetto sperato. Ora però, concludono i sindacati, "ci auguriamo che la riapertura del tavolo, ottenuto grazie alla lotta e ai sacrifici dei lavoratori che hanno scioperato, possa portare a un accordo complessivo che soddisfi le aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori di La7"