CULTURA
Prime pubblicazioni nel maggio 2016
Elisabetta Sgarbi lascia Bompiani, nasce 'La nave di Teseo'
Elisabetta Sgarbi dice no al colosso 'Mondazzoli' e lancia una nuova realtà editoriale. Lascia la Bompiani di cui è stata l'anima e fonda con un gruppo di autori ed editori, fra cui spicca il nome di Umberto Eco, la casa editrice indipendente 'La nave di Teseo' che inizierà le pubblicazioni nel maggio 2016.

Il punto della massima chiarezza è stato anche quello della massima oscurità, quando - racconta Umberto Eco a Repubblica - "si sono incontrate per non capirsi Elisabetta Sgarbi e Marina Berlusconi", non donne incompatibili e incomunicabili per ideologia, ma per antropologia". Elisabetta Sgarbi se ne va. Dice no al colosso 'Mondazzoli' e lancia una nuova realtà editoriale. Lascia la Bompiani di cui è stata l'anima e fonda con un gruppo di autori ed editori, fra cui spicca il nome di Umberto Eco, la casa editrice indipendente La Nave di Teseo che inizierà le pubblicazioni nel maggio 2016. E fra i primi autori che hanno aderito all'iniziativa spiccano i nomi di Susanna Tamaro, Tahar Ben Jelloun, Michael Cunningham e Hanif Kureishi.
Dopo Roberto Calasso che si è ricomprato la sua Adelphi, di cui ora è proprietario al 71%, arriva un'altra scossa all'operazione che ha visto l'acquisizione di Rcs da parte del gruppo Mondadori. Una bella sfida che alle fusioni e concentrazioni editoriali oppone una realtà che sembrava impossibile di questi tempi, l'indipendenza.
Il nome della nuova casa editrice è ispirato a un passo delle Vite Parallele di Plutarco, Teseo, 23.1: "Fino ai tempi di Demetrio Falereo gli Ateniesi conservavano la nave su cui Teseo partì insieme coi giovani ostaggi, e poi ritornò salvo, una trireme. Toglievano le parti vecchie del legname e le sostituivano con altre robuste, saldamente connettendole tra loro, in modo che essa serviva di esempio anche ai filosofi quando discutevano il problema della crescenza, sostenendo alcuni che era la stessa nave, altri che non era più la stessa".
Con Umberto Eco - tra i primi a lanciare un appello firmato da molti scrittori per non lasciare che Mondadori divorasse Rizzoli - a fondare la nuova casa editrice ci sono gli autori Sandro Veronesi, Furio Colombo, Edoardo Nesi e Sergio Claudio Perroni e gli editori Mario Andreose ed Eugenio Lio che insieme alla Sgarbi si sono oggi dimessi da Bompiani, a cui si aggiunge Anna Maria Lorusso. Tutto questo con il supporto di un gruppo di imprenditori, rappresentanti della società civile, fra cui Guido Maria Brera, e degli editori Jean Claude e Nicky Fasquelle.
La Sgarbi, oggi imprendibile tra incontri con ad e ufficio del personale, sarà direttore generale ed editoriale de La Nave di Teseo, che avrà sede a Milano in via Stefano Jacini 6 e si avvarrà dei servizi commerciali e promozionali PDE (Gruppo Feltrinelli) e della distribuzione del Gruppo Messaggerie.
Casa editrice di narrativa, saggistica e poesia, italiane e straniere, attenta alle nuovi voci come ai classici, La Nave di Teseo vede fino a questo momento anche l'adesione di autori come Pietrangelo Buttafuoco, Mauro Covacich, Viola di Grado, Nuccio Ordine, Carmen Pellegrino, Lidia Ravera e Vittorio Sgarbi. E il numero è destinato a crescere.
Dopo Roberto Calasso che si è ricomprato la sua Adelphi, di cui ora è proprietario al 71%, arriva un'altra scossa all'operazione che ha visto l'acquisizione di Rcs da parte del gruppo Mondadori. Una bella sfida che alle fusioni e concentrazioni editoriali oppone una realtà che sembrava impossibile di questi tempi, l'indipendenza.
Il nome della nuova casa editrice è ispirato a un passo delle Vite Parallele di Plutarco, Teseo, 23.1: "Fino ai tempi di Demetrio Falereo gli Ateniesi conservavano la nave su cui Teseo partì insieme coi giovani ostaggi, e poi ritornò salvo, una trireme. Toglievano le parti vecchie del legname e le sostituivano con altre robuste, saldamente connettendole tra loro, in modo che essa serviva di esempio anche ai filosofi quando discutevano il problema della crescenza, sostenendo alcuni che era la stessa nave, altri che non era più la stessa".
Con Umberto Eco - tra i primi a lanciare un appello firmato da molti scrittori per non lasciare che Mondadori divorasse Rizzoli - a fondare la nuova casa editrice ci sono gli autori Sandro Veronesi, Furio Colombo, Edoardo Nesi e Sergio Claudio Perroni e gli editori Mario Andreose ed Eugenio Lio che insieme alla Sgarbi si sono oggi dimessi da Bompiani, a cui si aggiunge Anna Maria Lorusso. Tutto questo con il supporto di un gruppo di imprenditori, rappresentanti della società civile, fra cui Guido Maria Brera, e degli editori Jean Claude e Nicky Fasquelle.
La Sgarbi, oggi imprendibile tra incontri con ad e ufficio del personale, sarà direttore generale ed editoriale de La Nave di Teseo, che avrà sede a Milano in via Stefano Jacini 6 e si avvarrà dei servizi commerciali e promozionali PDE (Gruppo Feltrinelli) e della distribuzione del Gruppo Messaggerie.
Casa editrice di narrativa, saggistica e poesia, italiane e straniere, attenta alle nuovi voci come ai classici, La Nave di Teseo vede fino a questo momento anche l'adesione di autori come Pietrangelo Buttafuoco, Mauro Covacich, Viola di Grado, Nuccio Ordine, Carmen Pellegrino, Lidia Ravera e Vittorio Sgarbi. E il numero è destinato a crescere.