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ITALIA

In un mese 4 casi di meningite gruppo C tra Firenze e Pisa

Epidemia di meningite in Toscana, era vaccinata la donna di 58 anni ricoverata in gravi condizioni

Ennesimo ricovero in ospedale per meningite, il sedicesimo dall'inizio dell'anno. Una donna di 58 anni residente a Santa Croce sull'Arno (Pisa) è stata colpita dal virus di gruppo C e versa in gravi condizioni

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Ricoverata in gravi condizioni per meningite di gruppo C, una donna di 58 anni residente a Santa Croce sull'Arno (Pisa). E' il quarto caso in poco più di un mese  nella zona compresa tra le province di Firenze e Pisa. Il penultimo risale solo a tre giorni fa quando, sempre a Empoli, era stato ricoverato un 27enne di Montelupo Fiorentino (Firenze).

Dall'inizio del 2016, quello di oggi è il sedicesimo caso di ricovero per meningite in Toscana. Due sono stati di tipo B e uno di tipo W e infine le morti, sempre dall'inizio dell'anno, sono state 4, tutte riconducibili al gruppo C. Considerando che nel 2015 i decessi sono stati sette, sembrerebbe proprio che le vittime di questa epidemia siano destinati a crescere con il passare del tempo.

La notizia è stata diffusa  dalla Asl Toscana Centro, in una nota, spiegando che la conferma è arrivata dal laboratorio di immunologia dell'Azienda universitaria ospedaliera Meyer di Firenze. La donna si è presentata stamattina al pronto soccorso e subito sono stati avviati gli accertamenti del caso.

"L'unità funzionale di Igiene Pubblica del dipartimento di Prevenzione di Empoli - si legge nella nota della Asl - ha immediatamente attivato le procedure per l'inchiesta epidemiologica e per la profilassi, che sono tuttora in corso".

La cinquantottenne è stata ricoverata all'ospedale 'San Giuseppe' di Empoli (Firenze), nel reparto di terapia intensiva e le sue condizioni sarebbero gravi.

La donna era vaccinata
La donna si era vaccinata per il Meningococco C dal 2 marzo scorso.    In una nota l'Azienda sanitaria ricorda che "per avere una copertura efficace devono passare alcune settimane dalla vaccinazione (tempo che puo' allungarsi in funzione dell'eta' del vaccinato)", ma spiega che "la strategia vaccinale generale, rimane il rimedio indispensabile per non ammalarsi e per allontanare l'infezione dall'area interessata". E questo perche' "anche una risposta immunitaria parziale spesso non impedisce la malattia, ma la trasforma in una forma meno grave".    Inoltre, un pur piccolo numero di persone (intorno all'1-3% a seconda del vaccino) puo' "non risponde adeguatamente allo stesso, per costituzione genetica o per malattie concomitanti, cosa che sara' studiata anche nel caso specifico", si legge nella nota. Anche per questo l'Azienda ha gia' avviato la profilassi con antibiotici tra i familiari e i conoscenti della 58enne, anche se gia' vaccinati, e raccomanda la profilassi a chi fosse stato alla messa di sabato 26 marzo, alle 24, nella chiesa di Massarella, e a una cena del gruppo carnevalesco La Lupa di Santa Croce sull'Arno, la sera del 19 marzo, luoghi che hanno visto la presenza anche della donna.    Per la profilassi antibiotica, gli interessati, pur se vaccinati, possono rivolgersi al proprio medico o pediatra di famiglia, ai servizi di Guardia medica oppure al servizio di Igiene Pubblica di Empoli.