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ITALIA

Incidente in provincia dell'Aquila

Esplode fabbrica di fuochi d'artificio in Abruzzo, recuperato il terzo corpo

Estratto questa mattina il corpo della terza vittima dell'esplosione della fabbrica di Tagliacozzo. Ieri erano stati recuperati altri due cadaveri carbonizzati. La procura apre un fascicolo

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Tagliacozzo
Anche il corpo della terza vittima, uccisa dall'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio Paolelli a Tagliacozzo, è stato recuperato. Gli altri due cadaveri carbonizzati erano stati estratti dalle macerie qualche ora dopo lo scoppio che ha raso al suolo le casematte in località San Donato.

Vittima dell'ennesima tragedia del lavoro il figlio del titolare, Valerio Paolelli, e due operai. La sorella di Valerio per fortuna è riuscita a trattenere il fratello maggiore Armando che, subito dopo il primo scoppio, voleva andare a salvare chi era rimasto sotto le macerie. 

Cordoglio e "profonda tristezza" sono state espresse dal presidente della Repubblica,Giorgio Napolitano, al sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, che ha proclamato il lutto cittadino.

Intanto la procura della Repubblica di Avezzano (L'Aquila) ha aperto un fascicolo al momento a carico di ignoti e nel quale viene ipotizzato il reato di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Sul luogo dell'incidente stanno operando alcuni periti, tra cui uno balistico, nominati dalla procura.  

La tragedia che ha causato tre morti e quattro feriti è avvenuta alle ore 13,30 di ieri. C'è stata una prima esplosione terrificante. Nel giro di un quarto d'ora, si sono succeduti altri scoppi (almeno tre) mentre i residenti dei comuni limitrofi hanno riferito di finestre andate in frantumi, di energia elettrica saltata e di impressione che la terra avesse tremato, "come per un terremoto"

Dopo circa due ore dalla prima esplosione è stato ritrovato il primo corpo, carbonizzato. Poi, intorno alle 16,00, il secondo cadavere. Quindi la fascia di sicurezza di 500 metri tutto intorno per consentire la bonifica. La ricerca del disperso, comunque individuato, era stata poi interrotta per evitare il rischio di altre esplosioni fatali. I feriti risultano quattro. Tre sono ricorsi alle cure dei medici dell'ospedale di Avezzano, l'algerino Kedhia Sofiane, il catanese Aurelio Chiariello e il napoletano Onofrio Pasquariello.