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ITALIA

Ricerche sospese per motivi di sicurezza

Esplosione fabbrica in Abruzzo, la pioggia dopo la tragedia. Il coordinamento soccorsi

Gli artificieri devono capire se tra le sostanze sparse sul terreno ce ne siano anche alcune particolarmente pericolose per l'innesco con l'umidità. Da Siena è arrivato il perito nominato dalla procura di Avezzano, il maggiore dei paracadutisti Paride Minervini

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Le macerie della fabbrica di fuochi a Tagliacozzo (Ansa)
Tagliacozzo
Le ricerche erano state sospese per il rischio di nuove esplosioni. Poi è arrivata la pioggia notturna a coprire le macerie della fabbrica di fuochi Paolelli esplosa ieri a Tagliacozzo. Nelle ore successive all'incidente sono stati recuperati due cadaveri carbonizzati. Un altro corpo è ancora sotto i detriti.

Oggi riprendono le ricerche e le operazioni sull'area dell'esplosione. In Comune si tiene una riunione fra tutte le forze di soccorso. Da Siena è arrivato il perito nominato dalla procura di Avezzano, il maggiore dei paracadutisti Paride Minervini, esperto balistico che già nel 2006 si era occupato dello scoppio della fabbrica di fuochi d'artificio di Cerchio (L'Aquila), dove morì una persona e tre rimasero ferite.

Dopo le piogge di stanotte gli artificieri dovranno stabilire se tra le sostanze sparse sul terreno ce ne siano anche alcune  particolarmente pericolose per l'innesco con l'umidità.

In ospedale ad Avezzano sono ancora ricoverati per ferite lievi due operai della fabbrica, l'algerino Kedhia Sofiani, e il napoletano Onofrio Pasquariello. Anche Aurelio Chiariello, chimico di origine catanese ma residente in Austria, è ancora nel nosocomio marsicano.