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Eurogruppo, Gentiloni: "Idee diverse tra ministri su Patto di stabilità"

Confronto sui conti pubblici con idee diverse attorno al tavolo. Il commissario Ue all'Economia: "Tagliare debito in modo favorevole a crescita, non sarà facile"

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di Tiziana Di Giovannandrea
I ministri dell'Economia e Finanze dei Paesi dell'Eurozona hanno "idee diverse" su come rendere le regole in materia di finanza pubblica più adatte alle sfide di oggi, ma attorno al tavolo c'è una "consapevolezza" diffusa dei problemi che occorre affrontare.

A fare il punto della situazione è il Commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, a Bruxelles al termine della prima discussione tra i ministri sulla revisione delle regole Ue sui bilanci degli Stati.

"È una discussione double-face - dice Gentiloni - da una parte abbiamo idee molto consolidate e posizioni nazionali perfettamente comprensibili e diverse, in una discussione che va avanti da oltre dieci anni; dall'altra ci sono alcune verità: il costo basso del debito, lo choc della pandemia che ha aumentato il livello del debito in tutti gli Stati membri, gli investimenti di cui abbiamo bisogno se vogliamo essere seri. Questa consapevolezza attorno al tavolo c'è. Sulle soluzioni, su come affrontare questo problema, dobbiamo lavorare per costruire un consenso nei prossimi mesi: naturalmente ci sono ancora idee diverse attorno al tavolo".

Alcuni Paesi, continua Gentiloni, "sottolineano la necessità di creare spazio nei bilanci con politiche robuste per affrontare le crisi future. Sappiamo tutti che la discussione non è finita, che è lì, ma è interessante che si stia prendendo atto della situazione in cui ci troviamo. La discussione nella prossima sessione dell'Eurogruppo sarà molto utile" a questo riguardo, dice. 

Il commissario europeo all'Economia poi sottolinea: "Dobbiamo ridurre seriamente" gli elevati livelli di debito pubblico in Europa, "ma in modo growth-friendly (favorevole alla crescita, ndr), cosa che non è affatto facile. Non direi che abbiamo sul tavolo un consenso su come farlo, ma c'è la vasta consapevolezza che questo è un problema da affrontare".

"Non ho sentito tra i ministri, e naturalmente neanche dalla Commissione - aggiunge Gentiloni - proposte concentrate sul cambiamento dei trattati o delle soglie previste dai trattati. Naturalmente c'è una grande consapevolezza che abbiamo alti livelli di debito e che dobbiamo trovare il modo di ridurli seriamente, malgrado il fatto che è meno costoso di venti anni fa".