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MONDO

"Confermate centralità del Ppe"

Europee, Tajani: i dati delle proiezioni non cambiano l'orizzonte

"La maggioranza che si prefigura è la stessa che ha votato la mia elezione al Parlamento e che è composta da Popolari, liberali e conservatori" 

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Le prime proiezioni del Parlamento europeo sui risultati delle elezioni del maggio prossimo "confermano la centralità del Partito popolare europeo", secondo il presidente dell'Eurocamera Antonio Tajani, e "la maggioranza che si prefigura è la stessa che ha votato la mia elezione al Parlamento e che è composta da Popolari, liberali e conservatori".  Sulla possiibilità di un boom delle forze sovraniste ha commentato:  "Che ci sia una crescita è possibile, ma non sono un monolite, non esiste un gruppo sovranista, sono divisi in diverse famiglie politiche, quindi l'unica maggioranza che si può prefigurare, allo stato, è quella esistente. Secondo il presidente dell'Europarlamento dunque "il Partito popolare europeo resta centrale, la prima forza politica in Europa, anche se dovesse perdere qualche seggio come prefigurato dai sondaggi".

"Distinguere panorama politico italiano da quello europeo"
Tajani, parlando ancora di sovranismo, sottolinea la necessità di "distinguere il panorama politico italiano da quello europeo, vedere dove e come saranno orientate diverse variabili, come ad esempio i voti di Macron in Francia. Anche se la Lega, che oggi in Europa aderisce al gruppo Enf di Marine Le Pen, otterrà 26-27 deputati europei - ha aggiunto il presidente dell'Eurocamera - non sarà determinante in Europa. Non guardiamo al continente con le lenti dell'Italia. Al momento i gruppi sono diversi: Orban sta nel Ppe, come Kurz, e quindi non è alleato della Lega, l' Afd sta con i conservatori, in realtà sono divisi. Poi bisognerà vedere. Lega e Le Pen rimarrebbero nello stesso gruppo? Io ne dubito, semmai vedo la Lega andare verso i conservatori. E' complicato...", ha concluso, e tutto, a tre mesi dalle elezioni, è ancora possibile. 

Intanto Tajani, questa mattina all'inaugurazione dell'Anno accademico dell' Università europea di Roma, ha teso di nuovo una mano al leader della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, affermando che "sbaglia a non staccare la spina a questo governo", anche se - ha precisato - "il caso Diciotti non ha nulla a che vedere con le alleanze. Forza Italia - ha detto ancora il vicepresidente del partito - continua a puntare ad un governo di centrodestra. Non c'è alternativa", ha insistito.