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POLITICA

I dati

Europee: affluenza stabile, per la prima volta non in calo

Nei 28 paesi chiamati al voto affluenza alle urne sui livelli di 5 anni fa. Un dato che, se confermato, segna un'inversione di tendenza

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L'astensionismo non ha vinto. La quota dei votanti nei 28 paesi dell'Ue è stata, secondo la prima stima dell'Europarlamento, del 43,1% rispetto al 43% delle elezioni del 2009. Crescita impercettibile, praticamente un pareggio. Ma dati che, se venissero confermati, segnerebbero un'inversione di tendenza rispetto alle precedenti consultazioni europee dove, dal 1979, il dato è andato progressivamente calando.   

Nel 1979, quando l'Ue si chiamava ancora Comunità economica europea (Cee) ed aveva solo nove Stati membri, la media degli elettori era stata del 61,99%, con l'Italia che aveva fatto registrare l'affluenza maggiore (85,6%) dopo Belgio e Lussemburgo, dove però il voto è obbligatorio.

Da allora, la partecipazione è andata man mano scendendo, in particolare con l'allargamento a est del 2004.   

In questa tornata elettorale, i grandi Paesi hanno visto crescere il numero di aventi diritto che sono andati alle urne: Germania e Grecia, ad esempio, il dato dell'affluenza è cresciuto di quasi il 5%.