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ITALIA

"Istituzioni e cittadini sono più maturi del legislatore"

Eutanasia, il malato di Sla Max Fanelli a Laura Boldrini: "Non riprenderò le cure"

Il 54enne di Senigallia, impegnato in una battaglia per ottenere una legge sul fine vita, risponde alla lettera della presidente della Camera, che lo aveva invitato a riprendere le terapie

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Max Fanelli con Laura Boldrini (dalla pagina Facebook "Io sto con Max. Sì all'eutanasia")
Senigallia (Ancona)
''Non riprenderò le cure per la Sla e sono pronto anche a interrompere l'alimentazione forzata, se ce ne fosse bisogno''. Max Fanelli è disposto a portare alle estreme conseguenze la sua battaglia per ottenere una legge sul fine vita. Il malato di Sla senigalliese lo annuncia con una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini, che lo aveva invitato a riprendere le terapie, interrotte proprio per cercare di ottenere la calendarizzazione della proposta di legge.
 
"Non riesco ad avere fiducia nella grande maggioranza dei capigruppo parlamentari" 
"Ho ricevuto la Tua lettera con enorme soddisfazione, un pizzico di orgoglio ed anche di stupore'' scrive Fanelli, 54 anni, in lotta con una malattia arrivata allo stadio terminale che lo tiene immobilizzato da anni, con solo un occhio per poter comunicare. “Mi hai chiesto di avere fiducia nelle istituzioni e di riprendere le cure - dice Fanelli - colgo quindi l'occasione per dichiarare perché non riesco a cogliere appieno la tua richiesta. Non riesco ad avere fiducia nella grande maggioranza dei capigruppo parlamentari che, da 25 mesi, hanno dimostrato completa indifferenza a tematiche che riguardano il fine vita, un argomento che dovrebbe essere trattato con un rispetto laico e con sensibilità verso coloro che soffrono una condizione disumana”.
 
Dure parole contro i politici
Max Fanelli accenna polemicamente a parlamentari e politici “che si presentano per motivare o criticare le leggi in discussione con una spigola in tasca o facendo le bollicine o con 82 milioni di emendamenti e con comportamenti, anche simbolici nonché violenti, che contrastano totalmente con i principi educativi che cerchiamo di insegnare ai nostri figli e nipoti”. “Capigruppo - continua - stimolati o guidati da leader che giustificano la loro ideologia contraria all'eutanasia supponendo una possibile gravidanza di Eluana Englaro”. “Che dire poi dell'influenza della Chiesa nelle tematiche sociali e dei diritti civili come ora per le unioni civili?”.

"Lasciare questa vita una settimana o un mese prima non è un dramma"
“La mia vita é segnata - afferma il malato - La patologia ha raggiunto una diffusione irreversibile e destinata a concludersi con un fine vita che non so se mi premierà avvolgendomi senza o con quanto dolore. Lasciare questa vita una settimana o un mese prima per la sospensione delle cure, quando si vive in queste condizioni, non è un dramma”.

"Non riprenderò le cure specifiche per la Sla" 
“Quale che sia, anticipata o meno - aggiunge - la dedico a coloro che ostacolano questo processo democratico, per pregiudizio, acquiescenza o inerzia, sperando che si riesca ad avviare quel processo che porterà in breve tempo ad avere una legge degna di un Paese laico e civile. Io, comunque vada, non riuscirò a godere di questa legge. Non riprenderò le cure specifiche per la Sla quindi''.
  
"Istituzioni e cittadini più maturi del legislatore" 
Fanelli afferma però che continuerà a lottare ''proprio perché ho fiducia nelle istituzioni e nei cittadini italiani, che stanno mostrando di essere più maturi del legislatore: sono disposto anche ad interrompere l'alimentazione forzata qualora ce ne fosse bisogno, insieme a tutti i sostenitori del movimento #iostoconmax, supportato dagli oltre 200 parlamentari, dal movimento Possibile di Pippo Civati e dai sempre più numerosi movimenti e associazioni anche nazionali, fino al mio ultimo colpo d'occhio, per gli ideali di Giustizia sociale, Dignità e Libertà in cui ho sempre creduto. So che stiamo dalla stessa parte'', conclude il messaggio alla presidente della Camera.