MONDO
La denuncia su Facebook
Ex Femen Amina Sboui: aggredita e sfregiata in piazza a Parigi
Gli aggressori l'avrebbero minacciata di violenza sessuale e, per punirla di una bellezza "che non merita", le hanno rasato le sopracciglia. La foto che l'attivista ha pubblicato sul suo profilo sta facendo il giro del mondo
L'ex militante delle Femen Amina Sboui ha denunciato, via Facebook, di essere stata aggredita a Parigi. Alle 5 del mattino un gruppo di cinque persone l'ha insultata e trascinata fuori dalla metropolitana, in Place de Clichy. A quel punto lei, preoccupatissima, racconta di aver iniziato a gridare ma che nessuno si fermava. Voleva chiamare la polizia, il cellulare era scarico.
Gli aggressori le hanno rasato le sopracciglia dicendo che non meritava la bellezza che le era stata donata da Allah. Quando hanno minacciato di violentarla - "Allah ci ringrazierà", le avrebbero detto - lei li ha supplicati di lasciarla andare. E ce l'ha fatta. In chiusura del post l'ex Femen fa sapere che vuole denunciare l'accaduto in un commissariato, e che scriverà come va.
Prima attivista Femen tunisina, Amina Sboui stata arrestata dopo aver scritto la parola "Femen" sul muro di un cimitero di Kairouan, nel suo Paese natale, il 19 maggio del 2013. Da quel momento ci sono stati numerosi interventi del movimento femminista volti a ottenere la sua scarcerazione: dieci giorni dopo due Femen straniere sono state arrestate a loro volta davanti al Palazzo di Giustizia di Tunisi mentre protestavano in topless contro la detenzione. Condannate a 4 mesi di carcere, hanno dovuto poi lasciare la Tunisia. Amina Sboui è stata liberata dopo due mesi e mezzo, il primo agosto del 2013. Subito dopo ha lasciato il movimento delle Femen accusandolo di essere islamofobo e di non chiarire in che modo si finanzi.
Gli aggressori le hanno rasato le sopracciglia dicendo che non meritava la bellezza che le era stata donata da Allah. Quando hanno minacciato di violentarla - "Allah ci ringrazierà", le avrebbero detto - lei li ha supplicati di lasciarla andare. E ce l'ha fatta. In chiusura del post l'ex Femen fa sapere che vuole denunciare l'accaduto in un commissariato, e che scriverà come va.
Prima attivista Femen tunisina, Amina Sboui stata arrestata dopo aver scritto la parola "Femen" sul muro di un cimitero di Kairouan, nel suo Paese natale, il 19 maggio del 2013. Da quel momento ci sono stati numerosi interventi del movimento femminista volti a ottenere la sua scarcerazione: dieci giorni dopo due Femen straniere sono state arrestate a loro volta davanti al Palazzo di Giustizia di Tunisi mentre protestavano in topless contro la detenzione. Condannate a 4 mesi di carcere, hanno dovuto poi lasciare la Tunisia. Amina Sboui è stata liberata dopo due mesi e mezzo, il primo agosto del 2013. Subito dopo ha lasciato il movimento delle Femen accusandolo di essere islamofobo e di non chiarire in che modo si finanzi.
Post by Amina Sboui.