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POLITICA

"Vedremo se ci sono gli strumenti per contestare quella scelta"

Ex Ilva, Orlando: "Chiesto stop per cig ma la richiesta non è stata accolta"

"È evidente che tra le priorità della proprietà attuale non c'è quella di far diminuire la tensione sociale" ha detto il ministro del lavoro, che è stato stato accolto da fischi e cori incontrando le Rsu nello stabilimento di Cornigliano

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Il ministro del lavoro, Andrea Orlando, ha chiesto all'azienda "che si soprassedesse" alla cassa integrazione per l'ex Ilva di Cornigliano. "La richiesta non è stata accolta". Lo ha detto lo stesso ministro a margine dell'incontro sull'ex Ilva appena concluso in prefettura a Genova. "L'ho fatto e la cosa non ha avuto particolare successo e non mi sembrava utile aumentare la tensione. È evidente che tra le priorità della proprietà attuale non c'è quella di far diminuire la tensione sociale. Ho chiesto che si soprassedesse, la risposta non è stata accolta" ha detto il ministro al termine dell'incontro con i sindacati e gli enti locali in prefettura sul futuro dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva perché non fosse intervenuto presso l'azienda per evitare l'avvio della procedura di cassa integrazione ordinaria."Siamo nell'ambito del galateo istituzionale - ha aggiunto il ministro - quando si passerà ad esaminare la congruità del provvedimento, cosa che il ministro può fare solo quando la cassa è stata attivata con le risorse proprie, vedremo se ci sono gli strumenti per contestare quella scelta".

Fischi nello stabilimento di Cornigliano
"Vergogna, vergogna, dove eravate?"E' stato accolto da fischi e cori il ministro del lavoro Andrea Orlando arrivato all'ex Ilva di Cornigliano per incontrare le Rsu nella sala del consiglio di fabbrica. Ad attenderlo una ventina di lavoratori. Presente anche un nutrito schieramento di forze dell'ordine.

Toti: "Fondamentale incontro al Mise l'8 luglio"
Quando ci si siede attorno a un tavolo ed è presente il Governo è un buon segnale di attenzione, che spero raffreddi le tensioni e riporti un clima di dialogo. L'incontro fondamentale sarà quello dell'8 luglio, quando cominceremo a ragionare di un piano industriale e quindi di livelli di occupazione e ovviamente dell'utilizzo di aree molto importanti per la città di Genova, oggi certamente sottoutilizzate dal punto di vista occupazionale". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo l'incontro in Prefettura sull'ex llva.   "Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha sottolineato che nel Pnrr vi sono oltre 2 miliardi di investimenti sull'acciaio verde, quindi che il Governo intende investire e che presto si formalizzerà l'ingresso di Invitalia nella società - ha aggiunto Toti -. Ovviamente la cassa integrazione è una decisione unilaterale dell'azienda, che le istituzioni del territorio,così come il Governo, non hanno condiviso. Evidentemente era nelle sue possibilità farlo: sarà Inps a posteriori a valutarne la congruità. Abbiamo riportato quantomeno tutte le parti a un tavolo del dialogo, al quale mi auguro si aggiunga al più presto la Fiom, elemento importante di quello stabilimento, e che s si possa proseguire".