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MONDO

Il giallo di Salisbury

Ex spia russa, Mosca indaga sull'avvelenamento della figlia. Johnson accusa Putin, è scontro

Aperta in Russia un'inchiesta anche sulla morte dell'ex socio dell'oligarca anti-Putin Boris Berezovsky, Glushkov. E continua ad infiammarsi lo scontro tra Londra e Mosca sul caso Skripal. Il ministro degli Esteri britannico, Johnson: probabile che l'ordine sia partito da Putin. La reazione del Cremlino: "Imperdonabile". I media britannici: il nervino era nel bagaglio della figlia

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Tensione sempre più alta tra Londra e Mosca sul caso di Sergei Skripal, l'ex agente segreto russo avvelenato assieme alla figlia Yulia con un agente nervino a Salisbury. Gli investigatori russi hanno aperto un'inchiesta per tentato omicidio della cittadina russa Yulia Skripal. Lo annuncia la portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko. Un'altra inchiesta è stata aperta dalle autorità di Mosca sul decesso dell'ex imprenditore russo Nikolai Glushkov, trovato senza vita alcuni giorni fa nella sua abitazione di Londra. Glushkov era amico ed ex socio dell'oligarca anti-Putin Boris Berezovsky.

Polizia britannica: Glushkov è stato ucciso
Anche la polizia britannica ha aperto un fascicolo per omicidio sulla morte a Londra di Nikolai Glushkov, ex socio di Berezovsky. Il decesso sarebbe avvenuto per soffocamento, a causa di una qualche forma di "pressione sul collo".

Johnson: probabile che l'ordine su Skripal sia partito da Putin
E' "assolutamente probabile" che l'ordine di usare l'agente nervino contro l'ex spia russa e la figlia in territorio britannico sia partito direttamente da Vladimir Putin. Lo ha detto Boris Johnson, precisando che "la nostra contesa è con il Cremlino di Putin e le sue decisioni". "Noi crediamo che sia probabile in modo schiacciante che sia stata sua la decisione di usare un agente nervino nelle strade della Gran Bretagna, dell'Europa per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale", ha aggiunto il ministro degli Esteri britannico, aprendo un nuovo fronte di polemiche.

Il Cremlino: imperdonabile chiamare in causa Putin
Non si è fatta attendere, infatti, la reazione di Mosca alle parole di Johnson. E' "imperdonabile" chiamare in causa il presidente russo Vladimir Putin, come ha fatto il ministro degli Esteri britannico, dice il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Abbiamo detto a differenti livelli e in diverse occasioni che la Russia non ha nulla a che fare con questa storia - ha scandito Peskov - Ogni riferimento al nostro presidente non è altro che una malcondotta diplomatica imperdonabile e sconvolgente".  

Media britannici: il nervino nella valigia della figlia 
L'agente nervino che ha ridotto in fin di vita l'ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia sarebbe stato messo proprio nella valigia della ragazza, prima ancora che partisse da Mosca. E' la conclusione alla quale sarebbero giunti gli investigatori, secondo il Telegraph, che cita fonti di intelligence di alto livello. Si indaga ora sulla possibilità che sia stato impregnato con la sostanza velenosa un abito nella valigia o addirittura un regalo che è stato poi aperto nella casa a Salisbury, il che indicherebbe  che la donna era stata presa di mira per arrivare al padre.

Gentiloni: legittimo avere risposte da Mosca
Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, parlando con la premier Theresa May, ha confermato la piena legittimità della richiesta britannica ad avere risposte chiare ed esaurienti dalla Russia circa il suo ruolo in questo gravissimo episodio. I due leader hanno convenuto sulla importanza che su questa vicenda si manifesti solidarietà sia in sede Nato sia in sede europea, anche in vista del Consiglio europeo di giovedì prossimo. Lo riferiscono fonti di palazzo Chigi.