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MONDO

Polonia, morto l'ex ufficiale Kgb che raccolse le prove del massacro di Katyn

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E' morto in Polonia l'ex maggiore del Kgb Oleg Zakirov che trovò le prove del massacro a Katyn di 22 mila militari polacchi, per lo più ufficiali di alto grado, ad opera della polizia segreta staliniana Nkvd nel 1940.

Zakirov, dopo la laurea in giurisprudenza, si arruolò nel Kgb nel 1975 e, dopo l’invasione sovietica dell’Afghanistan nel 1979, prestò per due anni il servizio nell’intelligence militare in quel paese.

Promosso maggior nel 1985, fu assegnato alla sede del Kgb a Smolensk nei pressi della quale si trova la foresta di Katyn, luogo di esecuzioni di massa dei militari polacchi.

Dal 1984 Zakirov cominciò di nascosto la sua personale ricerca sul crimine staliniano e riuscì a trovare tracce negli archivi, ma anche dei testimoni oculari e carnefici ancora in vita. L’ufficiale informò i giornalisti sovietici, ma anche l’ambasciata polacca a Mosca delle sue scoperte e così iniziarono i suoi guai con i vertici del Kgb. Nel 1991 venne radiato dai servizi poiché ritenuto “elemento estraneo e ostile” e “affetto da una lenta schizofrenia”.

Dopo il crollo dell’Urss e in seguito alle minacce di morte ricevute si trasferì in Polonia nel 2002, dove visse in miseria, facendo lavori umili saltuari come il muratore, ma anche mendicando per le strade della città di Łódź dove risiedeva e dove è morto.

Il presidente polacco Aleksandr Kwaśniewski gli concesse anni fa la cittadinanza e il vitalizio di 355 euro al mese. Zakirov è stato sepolto nel cimitero protestante di Łódź con funerale di stato e gli onori militari.