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EUROPA

Il dopo Merkel inizia nel segno dell'incertezza

Primo conteggio ufficiale: Spd primo partito, la Cdu-Csu al minimo storico

Si profilano negoziati molto lunghi per la formazione di una nuova maggioranza. Sia Spd che Cdu rivendicano l'incarico di cancelliere. Verdi e liberali iniziano a trattare. La Linke rischia di non entrare al Bundestag

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I candidati alla cancelleria Scholz (a sin.) e Laschet

Il partito socialdemocratico Spd ha vinto le elezioni parlamentari in Germania, segnando la fine dell'era Merkel, con il 25,7% dei voti, leggermente davanti ai conservatori, secondo un conteggio ufficiale provvisorio annunciato stamattina dalla Commissione elettorale federale.   Il campo conservatore Cdu-Csu ha ottenuto il 24,1% dei voti, il peggior risultato della sua storia, mentre i Verdi sono arrivati ;;al terzo posto con il 14,8%, seguiti dal partito liberale Fdp con l'11,5%.



Il dato conferma la tendenza emersa in precedenza dagli exit poll.

In base a questi dati, l'Spd avrebbe 209 seggi nel nuovo Bundestag, seguito dalla Cdu/Csu con 196 seggi. I Verdi vengono accreditati di 118 seggi, mentre i Liberali di Fdp sono a 93. Infine, 84 seggi andrebbero all'Afd e 40 alla sinistra radicale Linke.

Si profilano trattative molto lunghe per la formazione di una nuova coalizione di governo. Nel dibattito televisivo dopo il voto, i leader di Spd e Cdu hanno affermato che i negoziati si dovranno concludere entro Natale. Se così sarà il 18 Dicembre Angela Merkel supererà il record attualmente detenuto da Helmut Kohl e diventare la leader rimasta più a lungo al potere nel Paese.

Le prime reazioni
La Spd ritiene di avere un chiaro "mandato a governare" dopo la diffusione degli exit poll e quindi rivendica la cancelleria per Olaf Scholz. Lo ha detto il segretario generale del partito Lars Klingbeil. E' poi intervenuto il leader Scholz.



Per la Cdu gli exit poll "dimostrano che una coalizione Cdu/Csu-Verdi-Fpd è possibile": lo ha detto il segretario generale Cdu, Paul Zemiak, citato dalla Reuters. Poco dopo, il leader Laschet ha affermato: "E' un testa a testa, l'esito ancora non è chiaro".



"Non c'è motivo per essere troppo contenti, ma noi abbiamo comunque migliorato notevolmente i nostri risultati". Lo ha detto Annalena Baerbock al dibattito tra i principali leader dei partiti al dibattito in onda sulla Zdf, aggiungendo che per quanto riguarda le prossime trattative tra i partiti "i Verdi sono pronti a parlare con gli altri interlocutori" per confrontarsi sulla formazione di un nuovo governo. "Rimane quello che è il nostro primo comandamento, ossia il rinnovamento del Paese", ha affermato la leader, secondo la quale gli ambientalisti hanno comunque avuto "un incarico chiaro" da parte degli elettori. Quel di cui ora c'è bisogno "è un governo del clima", afferma ancora Baerbock.

"Siamo incredibilmente felici stasera": lo ha detto il segretario generale dei liberali tedeschi Volker Wissing. "Abbiamo vinto due volte di seguito alle federali con risultati a due cifre", ha aggiunto Wolfgang Kubicki, vice del partito. L'Fdp si compiace anche del fatto che, stando ai dati, una coalizione rosso-rosso-verde "non potrà funzionare".

"Penso che sia un risultato solido". Così alla Zdf Tino Chrupalla, portavoce del partito tedesco di estrema destra Afd. "Sicuramente anche le perdite fanno male".

"Un duro colpo per noi. Abbiamo perso male". Così Susanne Hennig-Wellsow, leader del partito della Sinistra (Linke). "Abbiamo commesso molti errori", ha detto l'esponente politico di fronte ai primi exit poll della televisione Zdf.

Laschet rischia di non entrare in parlamento
Secondo i dati provvisori, Armin Laschet, candidato cancelliere della Cdu/Csu, rischia di non entrare in Parlamento. Il Berliner Zeitung riporta che, nel suo collegio del Nord Reno-Vestfalia, il Land di cui è governatore, Laschet ha perso la sfida uninominale. Benché Laschet sia capolista del suo partito, la Cdu rischia di non ottenere abbastanza seggi da consentire un suo recupero con il voto proporzionale. Se il candidato dell'Spd, Olaf Scholz, sarà nominato cancelliere, Laschet rischia quindi di non poter nemmeno guidare l'opposizione in Parlamento.

Scholz vince sfida uninominale contro Baerbock
Tra le curiosità delle elezioni legislative tedesche vi è stata la presenza di due candidati cancellieri, il socialista Olaf Scholz e la verde Annalena Baerbock, nella stessa circoscrizione, quella di Potsdam. La sfida uninominale è stata vinta da Scholz con il 34%. Baerbock si è fermata al 19% ma entrerà comunque al Bundestag grazie alla lista del suo partito.

Spd vince anche collegio che elesse Merkel 8 volt
Il tracollo elettorale della Cdu/Csu alle elezioni legislative in Germania ha trovato il suo simbolo. Nella circoscrizione numero 15 "Pomerania occidentale-Rugen/ Pomerania occidentale-Greifswald", dove la cancelliera Angela Merkel era stata eletta per otto volte dal 1990, ha vinto una candidata dell'Spd, Anna Kassautzki.

Analisi dei flussi elettorali
In base ai primi dati emersi dalle elezioni in Germania, secondo quanto riporta Die Welt, rispetto al 2017 la Cdu perde 1,4 milioni di elettori cedendoli alla Spd, un milione cedendoli ai Verdi e 340 mila cedendoli ai liberali Fdp. Sempre secondo Die Welt, l'aumento di voti della Spd arriva non solo dal blocco moderato ma anche dalla sinistra populista di Die Linke, che avrebbe ceduto ai socialdemocratici circa 600 mila voti.

Il fattore generazionale
I Verdi e i liberali di Fdp sono stati i partiti più votati dai giovani tedeschi, mentre gli anziani hanno preferito i partiti tradizionali, ovvero Cdu/Csu e Sdp. E' quanto risulta da una rilevazione di Ard. Tra gli elettori di età inferiore ai 25 anni, il 23% ha scelto i Verdi, il 22% l'Fdp, il 14% l'Spd, l'11% la Cdu/Csu, l'8% l'Afd e un altro 8% la Linke. Tra gli ultrasettantenni, invece, il 39% ha votato per la Cdu/Csu, il 33% l'Spd, l'8% l'Fdp, il 7% i Verdi, il 6% l'Afd e il 4% la Linke. 

Il dato delle Regioni orientali

Nei Laender dell'Est la Cdu, secondo le proiezioni Infratest Dimap, è crollata al 17% perdendo il 10,3% e cedendo all'estrema destra dell'Afd, salita al 21% (+0,5%), la palma di secondo partito. Negli Stati dell'ex Ddr l'Spd, primo partito, avanza di 8,4 punti al 23%. La Linke è data al 10,5%, più del doppio del dato nazionale, ma cede 6,8 punti in quello che è un suo tradizionale bastione. Da sottolineare anche la netta crescita dei Verdi, che nei Laender dell'Est avanzano di 5,5 punti all'11,5%, e quella più moderata dei liberali dell'Fdp, che salgono di 1,1 punti al 9%. 

Csu crolla in Baviera al 31,7%, dato peggiore dal 1949
Il capo della Csu il partito omologo della Cdu in Baviera, , Marcus Soeder, non ha motivo di prendersela con il suo rivale Armin Laschet. Finito lo spoglio in tutte le 46 circoscrizioni elettorali bavaresi, la Csu è crollata al 31,7%: il peggior risultato dal 1949. I cristiano-sociali hanno perso così sette punti rispetto al 2017, mantre i socialdemocratici sono cresciuti raggiungendo il 18% rispetto a1 5,3% di quattro anni fa. Balzo in alto anche i Verdi, passati dal 9,8 al 14,1%.