Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Expo-Rettighieri-sostituisce-Paris-0f2558b5-bba1-4f9a-b2a7-84e162370cab.html | rainews/live/ | true
ITALIA

In corso interrogatorio Rognoni

Expo: Rettighieri sostituisce Paris

"Chi ruba va fermato, ma non si fermano le opere. - aveva detto in mattinata il premier Matteo Renzi - Non è accettabile che ci sia chi oggi in una logica disfattista dica 'fermiamo l’Expo'"

Condividi
Marco Rettighieri, attuale dirigente di Italferr, società del gruppo FS, sarà il nuovo direttore generale costruzioni di Expo e sostituirà Angelo Paris, arrestato nei giorni scorsi. L'annuncio arriva dal commissario unico Giuseppe Sala, dall'uomo che nominato al vertice di Expo 2015 circa un anno fa ha sollecitato più volte le istituzioni a evitare che Milano perda un'occasione storica.  Sala ha spiegato che Rettighieri arriverà presto ma "appartenendo a un'altra società dobbiamo verificare come regolare amministrativamente il distacco e come regolare il rapporto con lui". Il commissario ha ripetuto di aver "vissuto con disagio gli ultimi giorni facendo un'analisi di coscienza. Fatico a trovare una responsabilità anche se il capo è sempre responsabile. Alzi la mano - ha aggiunto - chi aveva sospetti su Paris".

In corso interrogatorio Rognoni
Intanto al palazzo di Giustizia del Capoluogo lombardo è in corso l'interrogatorio di garanzia, davanti al gip di Milano Fabio Antezza, di Antonio Rognoni, l'ex Dg di Infrastrutture Lombarde e una delle sette persone arrestate nell'ambito dell'inchiesta milanese su presunti appalti truccati in cambio di mazzette per i lavori dell'Expo, della società pubblica Sogin e della sanità Lombarda. Dopo gli interrogatori di ieri delle 6 persone finite in carcere, tra cui Primo Greganti, Gianstefano Frigerio e Luigi Grillo, oggi viene sentito Rognoni, che era già stato arrestato il 20 marzo scorso in un'altra inchiesta milanese con al centro anche alcuni appalti Expo.

Renzi: "L'Expo è un'opportunità"
"Chi ruba va fermato, ma non si fermano le opere. - aveva detto in mattinata il premier Matteo Renzi - Non è accettabile che ci sia chi oggi in una logica disfattista dica 'fermiamo l’Expo'. Di fronte al malaffare non si fermano i lavori pubblici. Lo Stato è più grande e forte dei ladri". Il presidnete del Consiglio si è rivolto nel suo intervento alla Camera di Commercio di Milano dopo il vertice tenutosi questa mattina sull’Expo.

"Siamo assolutamente certi – ha continuato l’ex sindaco - che Expo sia una strepitosa opportunità. Possiamo perdere, forse un punto o due" per le Europee, "ma non possiamo perdere l'occasione straordinaria di rimettere in moto la speranza e la ricchezza".

Per l'Expo, ha ribadito il premier, c'è l'impegno da parte del governo a essere "operativi nel rispetto di tutte le scadenze, come l'Italia sa fare quando è sotto pressione", con "coraggio e grazia". "Il governo farà la sua parte, non molleremo questa sfida e tra un anno - ha assicurato il premier - Milano sarà in grado di vincere questa sfida". Il governo, ha spiegato, "darà una mano al lavoro del dottor Sala", commissario all'Expo, nella convinzione di poter "incoraggiare e sostenere questa iniziativa con molteplici strumenti".

Squinzi, sconcertante ma è grande opportunità 
Della stessa opinione anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, che in un'audizione alla Camera spiega: l'Expo "è una grande opportunità per il nostro paese", "al di là di quello che sta succedendo, che è sconcertante" e che "non avrei mai immaginato anche nelle fantasie più sfrenate". "E' un grande evento", ha aggiunto, "crediamoci e andiamo in fondo".