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ITALIA

Chailly e Lehnhoff alla prova scaligera col finale di Berio

Expo, Turandot trionfa alla Scala. Sullo sfondo una Milano blindata

Undici minuti di applausi per l'opera diretta da Riccardo Chailly scelta per inaugurare Expo. Alla Scala clima tesissimo e piazza blindata già alcune ore prima dell'inizio per alcuni falsi allarmi sull'avvicinarsi dei black bloc. Pisapia: "Giornata molto bella rovinata da idioti e delinquenti"

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Un lungo applauso ha accolto l'inno, in avvio, e un altro applauso, di dieci minuti, ha salutato la fine della 'Turandot' con cui la Scala ha voluto salutare l'inizio dell'Expo. L'opera, diretta da Riccardo Chailly, è stata un trionfo, andato in scena però in una piazza letteralmente blindata dopo gli scontri del pomeriggio in città; ingente come non mai lo schieramento di forze dell'ordine, con agenti in borghese fin nel foyer del teatro. Anche perchè l'inaugurazione della stagione speciale studiata dal Piermarini per l'Expo è stata il debutto di Matteo Renzi nel palco reale riservato alle autorità; il presidente del Consiglio, che non aveva partecipato alla tradizionale inaugurazione del 7 dicembre, non è voluto mancare oggi, dopo le polemiche sindacali che sembravano mettere a rischio la rappresentazione.

Pisapia: "Giornata molto bella rovinata da delinquenti"
La guerriglia urbana che ha messo a ferro e fuoco Milano per tutto il pomeriggio non poteva non varcare i cancelli, pur blindatissimi, del Piermarini, tanto che poco dopo l'inizio del primo atto dell'opera di Puccini, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha lasciato il Palco Reale per correre a una riunione con il vicesindaco e alcuni assessori a palazzo Marino. Il primo cittadino ha poi fatto ritorno alla Scala dopo un'ora circa annunciando che il Comune è pronto a costituirsi parte civile. "E' stata una giornata molto bella rovinata - ha detto Pisapia - da idioti e delinquenti".

Renzi 'no comment'
Il premier Matteo Renzi, accompagnato dalla moglie Agnese e dalla figlia Ester, non ha voluto commentare quanto successo nel pomeriggio, rimandando alla nota ufficiale di Palazzo Chigi, mentre il commissario unico di Expo Giuseppe Sala non ha negato che la "festa è stata rovinata", "un peccato in un momento come questo con tutto il paese raccolto intorno a Expo". Il ministro Dario Franceschini ritiene invece che "non sono poche centinaia di violenti che possono rovinare la festa", in sintonia con il ministro dell'istruzione Stefania Giannini, secondo cui "Expo è tanto grande che non è un episodio, pur grave, di violenza, che può rovinarla". Ne è convinto anche il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, accolto al suo arrivo da un caloroso applauso, per il quale non è davvero il caso di preoccuparsi dei facinorosi: "ci mancherebbe altro - ha detto - abbiamo visto di peggio".

Il successo del nuovo finale
Nonostante il clima di tensione, il pubblico della Scala ha risposto con grande calore decretando il successo per la composizione di Berio (scomparso nel 2003) che completa, con una sensibilità diversa rispetto a quella di Alfano, l'opera incompiuta di Puccini, morto nel novembre del 1924 per un tumore alla gola prima di aver finito di scriverne la partitura. Ma è stato anche un grande 'benvenuto' per Riccardo Chailly, alla sua prima uscita ufficiale quale Direttore Principale della Scala, oltre che un omaggio a Nikolaus Lehnhoff che ha firmato questo spettacolo, prodotto dall'Opera Nazionale Olandese nel 2002.