TECH
La prima acquisizione hardware
Facebook, due miliardi per Oculus: applicazioni nella comunicazione, nel cinema...e nel sesso
Zuckerberg punta sulla realtà virtuale e acquista la società che ha lanciato uno schermo da indossare sul viso e che fa entrare in un ambiente interamente generato al computer. Matrimonio perfetto con i videogiochi 3D apre le porte a nuove frontiere per il social network.
L’ultima scommessa di Zuckerberg è la realtà virtuale. Per due miliardi di dollari – di cui 400 cash e 23,1 milioni di azioni Facebook – ha comprato Oculus, l’azienda del settore delle tecnologie indossabili diventata famosa dopo che il suo fondatore – l’allora 19enne Palmer Luckey - ha raccolto 2,4 milioni di dollari su Kickstarter per lanciarla.
L'annuncio di Zuck su Facebook
A dare l’annuncio, ovviamente sul suo social network è lo stesso Zuckerberg che, accusato di essere arrivato tardi a lavorare con convinzione sul mobile, ha deciso di non farsi cogliere impreparato in quella che gli esperti definiscono la nuova piattaforma dell’IT.
La realtà virtuale e Facebook: che tipo di matrimonio sarà?
Brendan Iribe, co-fondatore e ad di Oculus, ha spiegato che “la realtà virtuale sarà definita in modo forte dalle esperienze sociali che connettono le persone in nuove e magiche modalità E’ una tecnologia che trasforma e consente al mondo di provare l’impossibile”. Qualche esempio lo si trova in questo video: si può “andare a trovare la propria famiglia lontana” – con Oculus, tramite Facebook – oppure offrire ad un agente immobiliare la possibilità di mostrare case come se il potenziale cliente ci camminasse dentro. Oppure la medicina, la ricerca.
Oculus e il nuovo cinema
Connubio perfetto con il mondo dei videogames - come si vede nel servizio della TGR realizzato a Vigamus - Oculus ha un futuro anche nel cinema, come già aveva pensato il suo team quando ha portato la tecnologia VR al Sundance Film Festival. Ancora: c'è una fotocamera che può trasferire su Oculus una sequenza filmata, un territorio tutto da esplorare.
Sesso e VR
E poi, basta fare un giro su YouTube per accorgersene, potrebbe rivoluzionare anche l’esperienza del sesso, in abbinamento con i sex toys all’insegna della tecnologia, come insegnano i giapponesi.
Le altre acquisizioni
L’acquisizione di Oculus arriva ad un mese di distanza da quella di Whatsapp – costata a Zuckerber 19 miliardi – e a un paio d’anni da quella di Instagram. A differenza dei suoi predecessori, Oculus è però un produttore di hardware.
L'annuncio di Zuck su Facebook
A dare l’annuncio, ovviamente sul suo social network è lo stesso Zuckerberg che, accusato di essere arrivato tardi a lavorare con convinzione sul mobile, ha deciso di non farsi cogliere impreparato in quella che gli esperti definiscono la nuova piattaforma dell’IT.
La realtà virtuale e Facebook: che tipo di matrimonio sarà?
Brendan Iribe, co-fondatore e ad di Oculus, ha spiegato che “la realtà virtuale sarà definita in modo forte dalle esperienze sociali che connettono le persone in nuove e magiche modalità E’ una tecnologia che trasforma e consente al mondo di provare l’impossibile”. Qualche esempio lo si trova in questo video: si può “andare a trovare la propria famiglia lontana” – con Oculus, tramite Facebook – oppure offrire ad un agente immobiliare la possibilità di mostrare case come se il potenziale cliente ci camminasse dentro. Oppure la medicina, la ricerca.
Oculus e il nuovo cinema
Connubio perfetto con il mondo dei videogames - come si vede nel servizio della TGR realizzato a Vigamus - Oculus ha un futuro anche nel cinema, come già aveva pensato il suo team quando ha portato la tecnologia VR al Sundance Film Festival. Ancora: c'è una fotocamera che può trasferire su Oculus una sequenza filmata, un territorio tutto da esplorare.
Sesso e VR
E poi, basta fare un giro su YouTube per accorgersene, potrebbe rivoluzionare anche l’esperienza del sesso, in abbinamento con i sex toys all’insegna della tecnologia, come insegnano i giapponesi.
Le altre acquisizioni
L’acquisizione di Oculus arriva ad un mese di distanza da quella di Whatsapp – costata a Zuckerber 19 miliardi – e a un paio d’anni da quella di Instagram. A differenza dei suoi predecessori, Oculus è però un produttore di hardware.