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POLITICA

Informativa del premier

Fase2, Conte a Camera e Senato: "Non è tempo di movida, dal 25 maggio al via i test sierologici"

"Oggi possiamo dire scelte in fase 1 giuste" ha detto il premier in Aula. Adesso la ripartenza. "Non possiamo tollerare la compressione dei diritti fondamentali se non nella misura necessaria a tutelare la salute. La permanenza di tali misure sarebbe irragionevole e incompatibile con i principi della Costituzione". Italia al primo posto per numero di tamponi/abitanti. Poi un'ammissione: "Per le famiglie è stato fatto troppo poco"

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Informativa urgente del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell'Aula della Camera, sulla fase 2 che segue il lockdown. "Mi rivolgo a tutti e in particolare ai giovani: non è ancora il tempo dei party e delle movide.  E' più che mai necessario rispettare le distanze di sicurezza e l'uso della mascherine. Esporsi al contagio significa esporre al contagio anche i propri cari". ha detto il premier.




"Oggi possiamo dire scelte in fase 1 giuste"
"Forse non tutti avrebbero allora (all'emergere dei contagi, ndr) assunto decisioni così sofferte suscettibili di incidere su alcuni diritti fondamentali,tuttavia dopo tre mesi esatti dal primo caso possiamo affermare in coscienza di aver compiuto la scelta giusta" sottolinea Conte difendendo le scelte fatte per affrontare l'emergenza. Adesso "è arrivato il momento di riavviare il  motore economico e produttivo, dopo aver superato la fase più acuta  dell'emergenza, ma la sfida" che ci attende "non è meno insidiosa di  quella affrontata all'inizio dell'emergenza".

Italia al primo posto per numero di tamponi/abitanti
"Non confidiamo solo nell'autodisciplina dei singoli, abbiamo definito un articolato sistema di controllo degli andamenti epidemiologici. Stiamo potenziando i controlli tramite i test molecolari e sierologici.L'Italia è primo posto per numero di tamponi per abitanti", che sono stati pari "fino a oggi a 3, 17 milioni".

"Permanenza lockdown incompatibile con Costituzione"
"Non possiamo tollerare la compressione dei diritti fondamentali se non nella misura necessaria a tutelare la salute. La permanenza di tali misure sarebbe irragionevole e incompatibile con i principi della Costituzione", ammette Conte. "Siamo in condizione di attraversare la Fase 2 con fiducia e responsabilità" e "l'accurato piano nazionale di monitoraggio ci consente di avere un quadro dettagliato della curva. Ci permetterà di intervenire con misure restrittive se dovessero generarsi nuovi focolai in specifici territori. Siamo consapevoli che potrebbe aumentare la curva dei contagi, ma lo abbiamo calcolato e lo terremo sotto osservazione. Dobbiamo accettarlo, non possiamo fermarci in attesa di un vaccino. Altrimenti il tessuto produttivo e sociale sarebbe irrimediabilmente compromesso".

"Per le famiglie è stato fatto troppo poco"
"Devo  riconoscerlo in quest'Aula: troppo poco è stato fatto per le  famiglie, complice anche un quadro di finanza pubblica che  continua a manifestarsi complesso a causa anche della  pluralità di interventi necessaria a contenere i costi  socioeconomici del Covid-19" ha ammesso Conte. "Dobbiamo proseguire il lavoro già avviato in vista del  Family act, coordinato dalla ministra Bonetti, che ci potrà permettere di potenziare ulteriormente le misure economiche a  sostegno della famiglia e della natalità".

"Dal 25 maggio test sierologici volontari"
"Lunedì 25 maggio partiranno test gratuiti su un campione di 150 mila cittadini per finalità di ricerca scientifica. Siamo consapevoli che occorre uno sforzo e abbiamo mobilitato volontari e personale su base regionale" ha annunciato il premier.

Contact tracing: "Nei prossimi giorni via alla sperimentazione su App"
Il Contact tracing, dice il premier, è "il secondo pilastro" per il controllo epidemiologico nella fase 2 e "il governo ha introdotto una disciplina per realizzare la app Immuni nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza nazionale. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione su questa nuova applicazione, i dati verranno usati solo per la tracciabilità del virus". 

"Dl Rilancio pone basi per ripartenza del Paese"
"Con dl rilancio il governo ha proseguito l'azione di sostengo all'economia avviata con cura Italia e dl Liquidità ponendo le basi per la ripartenza economica del paese". E ha aggiunto: "Offriamo il dl rilancio alla valutazione del Parlamento e al contributo migliorativo del Parlamento".

Iter semplificato su opere strategiche e semplificazione burocratica
Nel decreto ci sarà "un iter semplificato su un elenco di opere strategiche con poteri derogatori ma senza che ciò faccia venir meno i controlli più rigorosi che assicurino piena trasparenza ed evitino infiltrazioni mafiose" ha spiegato il premier. "Il compito della politica tutta è quello di elaborare un ampio programma di rinascita economica e sociale. Il primo tassello non può che essere una drastica semplificazione burocratica. A tal proposito stiamo lavorando a un dl che introdurrà molti elementi di novità per offrire all'Italia uno shock, in particolare sul tema delle infrastrutture".

"Sistema bancario può e deve fare di più"
"Il sistema bancario può e deve fare di più in particolare per agevolare i prestiti sostenuti da garanzia pubblica", la norma "consente di erogare prestiti nel giro di 24 ore" dice Conte. Quando ha parlato della tempistica ci sono state proteste in aula. "In molti casi - dice Conte - sono state rispettate le tempistiche in tanti casi, questo non sta avvenendo". Per Conte "le norme contenute nel dl Liquidità consentono, nel caso di richieste sotto i 25mila euro, di ottenere prestiti nel giro di 24 ore. In alcuni casi, mi sono giunte molte segnalazioni negative. E' essenziale per questo che le banche riescano ad allinearsi".

Bagarre in Aula, Fico sospende seduta
Il presidente della Camera Roberto Fico, ha sospeso la seduta al termine dell'informativa urgente del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Nel corso del primo intervento del deputato M5S Riccardo Riccardi, è iniziata infatti una bagarre tra deputati dell'opposizione e della maggioranza. Molti si sono levati la mascherina e hanno lasciato i banchi, tra grida e insulti. "Al contrario di quanto strumentalmente dichiarato, chiaramente non e' che un parlamentare condivide anticipatamente con il presidente del Consiglio il suo intervento". E' la risposta ai cronisti del premier Giuseppe Conte, interpellato sulle polemiche relative alla sanità lombarda per l'emergenza coronavirus sollevate da un esponente M5s alla Camera dopo le dichiarazioni del premier. "Sono opinioni espresse da lui questo intervento non mi è stato anticipato".

Lega, Molinari: "Governo incapace con derive autoritarie"
"Un Governo incapace, con una mancanza di visione, e derive autoritarie con i Dpcm. State sbagliando o state perseguendo una linea, un progetto politico?". A chiederlo è il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, concludendo l'intervento successivo all'informativa di Conte sulla fase 2. Molinari cita un video della Casaleggio Associati sulla visione di un mondo futuro e avverte: "Se qualcuno pensa che la deriva oscurantista, magari sul modello cinese, sia il futuro noi saremo qui a contrastarlo".

Meloni a Conte: "Parole di Ricciardi parte della sua strategia"
"Lei è perfettamente consapevole di quanto siano sbagliate le parole pronunciate in quest'Aula" dal pentastellato Riccardo Ricciardi, "ma sono convinta che non si alzerà per prendere le distanze perché M5s è il suo partito di maggioranza relativa e credo anche che quelle parole siano state concordate, è la strategia messa in atto dall'avvio dell'emergenza, da lei, da Di Maio arrivano parole alte e poi il partito M5s serve per provocare e insultare, per impedire un dialogo costruttivo. E' una strategia, lei può smentirmi invece di fare gesti. Prenda la parola e prenda le distanze dalle parole di Ricciardi, ma sono convinta che ciò non avverrà". Lo ha detto Giorgia Meloni intervenendo in Aula della Camera e rivolgendosi a Conte in merito alle accuse del pentastellato sulla sanità lombarda.

Forza Italia, Gelmini: "Conte si dissoci da parole del rappresentante M5S"
""Lei, signor Presidente, ha una precisa responsabilità, ha il dovere di pronunciare parole di distinguo rispetto al rappresentate del suo partito, solo così preserverà il Paese da uno scontro istituzionale tra Regione e Stato. Se vuole essere Presidente del Consiglio del Paese e non del suo partito, non può tacere. Spero che la seduta non si concluda senza un suo intervento". Lo ha detto la capogruppo di Fi, Maria Stella Gelmini, rivolgendosi al premier Giuseppe Conte, riferendosi al precedente intervento di Riccardo Ricciardi contro la sanità lombarda". Poi ha proseguito: "Confidiamo che il dl Rilancio sia diverso, non è una gentile concessione ma è doveroso che il Parlamento non si limiti a Odg e a emendamenti non onerosi. Noi abbiamo il dovere e il diritto di modificare gli errori e di indirizzare le risorse".  Parlando iinoltre della manifestazione del 2 giugno del centrodestra Gelmini ha detto che in essa verrà rispettato il distanziamento di sicurezza: "Ma soprattutto del distanziamento enorme rispetto a questo governo, che prima andrà a casa e meglio sarà".

Pd, Fiano: "Fase 2 sia connotata da riforme significative, priorità ripresa attività bimbi"
"Le chiediamo signor Primo Ministro,una fase 2 connotata da riforme significative per il paese,oltre le emergenze, ne ha già indicate alcune, le condividiamo,come una vera semplificazione del funzionamento dello Stato perché tra la decisione politica e l'attuazione per il cittadino non ci può essere distanza dello Stato, deve esserci la vicinanza dello Stato, la rapidità, la chiarezza, la linearità dei processi, la trasparenza e la semplicità, compresa quella riforma del diritto societario che possa favorire la capitalizzazione delle imprese e i suoi modelli di governance".Lo ha detto Emanuele Fiano (Pd), intervenuto alla Camera dopo l'informativa del premier Conte.   "Prendendo spunto dagli impegni assunti ieri dal Ministro della Giustizia e oggi da lei - ha aggiunto - anche le annunciate riforme della giustizia civile, penale e tributaria,devono essere orientate alla modernizzazione del paese, così come un processo di omogeneizzazione fiscale in Europa servirebbe a contrastare quelle pratiche di dumping fiscale, chedrogano la competizione tra le imprese". Poi un passaggio rivolto al ministro dell'Istruzione. "Suggerisco alla sua attenzione signor Presidente, alla Ministra Azzolina, il tema della socialità nell'esercizio della funzione scolastica. Noi non dobbiamo pensare neanche per un momento che l'aspetto della socialità nella scuola, possa essere sostituito da strumenti di meccanico apprendimento di nozioni, o con la sudditanza ad una tastiera e ad un motore di ricerca, come ci ha ricordato una lettera aperta presentata da un gruppo di autorevoli intellettuali di questo paese. Noi non possiamo pensare neanche per un momento, che a pagare il prezzo di una ripresa rallentata della socialità possano essere in particolare i più piccoli e per questo  raccomandiamo a Lei l'urgenza delle norme per la fascia 0/3 e 0/6, la straordinarietà dell'azione di ripresa delle attività per quella fascia. Per noi una priorità assoluta". Lo ha detto Emanuele Fiano parlando a nome del gruppo del Pd alla Camera dopo l'informativa del premier Conte.

Leu, Fornaro: "Semplificare ma non contro diritti"
"Non faccio ultimatum ma dico chiaramente che non potremmo accettare un provvedimento sulle semplificazioni  che significhi un liberi tutti, o che significhi riportare le lancette indietro sui diritti dei lavoratori e dell'ambiente. Si può semplificare nella tutela dei diritti e dell'ambiente". Lo ha detto Federico Fornaro capogruppo di Leu dopo l'informativa di del premier Conte alla Camera.   "Di fronte alla rabbia sociale - ha aggiunto rivolgendosi alle opposizioni - possiamo avere ricette radicalmente opposti,ma non toni e argomentazioni che siano fake. I cittadini guardano allo Stato e alla politica per avere risposte".

Boschi: "Iv c'è pronta a dare una mano per il futuro del Paese"
"Italia viva c'è, se lei Conte guarderà da questa parte dell'Aula troverò sempre deputati e deputate pronte a dare una mano a chi lavora per il futuro del paese, perché questo paese è forte e solido e ce la mette tutta per ripartire". Così la capogruppo di Italia viva, Maria Elena Boschi, nell'Aula della Camera.

Intervento del premier al Senato
Dopo Montecitorio è la volta di Palazzo Madama. Il premier svolge la sua informativa al Senato. "Attivare il motore delle opere pubbliche è una priorità per tutte le forze di maggioranza che sostengono questo Esecutivo, ma sono convinto che troveremo un dialogo anche sulle opposizioni" dice il premier in un passaggio sul dl semplificazioni.

Colpi di tosse
Alcuni colpi di tosse del presidente del Consiglio nell'Aula del Senato e dai banchi delle opposizioni arriva l'invito: "Metta la mascherina". Brevissima interruzione durante l'informativa sulla Fase 2 dell'emergenza coronavirus a Palazzo Madama. "Sono io che devo tener l'Aula e basta", dice il presidente Elisabetta Casellati richiamando i senatori e riportando l'ordine. Conte, dopo un sorso d'acqua, riprende a parlare. "Mi avvio a conclusione perché ho effettivamente delle difficoltà. Ho problemi di gola", chiarisce. Poi prosegue, senza problemi ma con voce leggermente rauca, il suo intervento.

Steger (Aut.): "No a contenzioso con Bolzano"
"I dati sui contagi della provincia autonoma di Bolzano dicono che la provincia ha fatto bene ad anticipare le riaperture con una legge provinciale. Abbiamo svolto un ruolo di apripista, grazie alla nostra autonomia speciale che ci dà la possibilità di legiferare. La nostra legge è ispirata ai principi di prudenza, responsabilità a alla speranza con protocolli di sicurezza che sono più rigidi di quelli adottati dal governo, pochi giorni dopo. Per questa ragione noi speriamo che non si debba aprire un contenzioso costituzionale tra lo Stato e la provincia di Bolzano". Lo ha detto Dieter Steger, vice presidente del gruppo delle Autonomie al Senato.

Faraone (Iv): "Responsabilità"
"Se ieri fosse passata la mozione di sfiducia al ministro Bonafede oggi non saremmo qui, lei sarebbe andato al Quirinale, si sarebbe aperta una crisi di governo e avremmo certificato la distanza siderale tra la comunità politica e i cittadini". Lo ha detto Davide Faraone, in Senato, dopo l'informativa del premier Conte. "I giornali avrebbero titolato su una crisi incomprensibile mentre il Paese vive una crisi economica, una condizione di difficoltà. Noi abbiamo dimostrato responsabilità, che per noi vengono prima gli interessi del Paese. Vale la pena mettere avanti a tutto l'Italia, una scelta di responsabilità utile anche per chi ha firmato e votato le mozioni di sfiducia. Mettere avanti l'interesse del Paese è una idea che deve appartenere a tutti". 

Ciriani (FdI): "Se Stato non aiuta almeno non ostacoli"
"Lei dimostra ostilità nei confronti del Parlamento, delle opposizioni e alle critiche in generale. Lei non può trasformare questa emergenza in un grande show mediatico in cui lei è il solo protagonista". Lo ha detto il
capogruppo di Fratelli d'Italia. "Stiamo trasformando la pandemia in una pandemia televisiva, lei appare ogni sera in tv per annunciare che i problemi saranno risolti, quando e come non si sa". Per FdI ora serve "una nuova fase della ripartenza e della speranza, fatta di aiuti, di soldi e di liquidità vera" perché "i cittadini esigono che lo Stato sia il loro migliore alleato. Se non lo aiuta per lo meno non lo ostacoli con la burocrazia". 

Scintille al Senato
"Ma cosa ha da ridere? Non rida, porti rispetto per chi a casa non ha una lira. Non è pagato per ridere. Chiedo rispetto non per me, ma per i 30mila morti  e per chi non ha i soldi per vivere". Lo afferma Matteo Salvini parlando al Senato, rivolto a qualche senatore M5s e Pd, in un cenno di bagarre. "Non mi stupisce che chi ha ironizzato sulla sanità lombarda continui a ridere. Andate a Villa Borghese a ridere, non qui".

Casellati invita al rispetto
"Non esiste che in quest'aula non si porti rispetto per tutti". Lo ha detto il presidente del Senato Elisabetta Casellati in aula quando il leader della Lega Matteo Salvini ha interrotto il proprio intervento a causa delle risa che sentiva provenire dall'area di maggioranza, nel dibattito seguito all'informativa del premier Giuseppe Conte sulla fase 2 dell'emergenza Covid.



Salvini (Lega): "Servono fatti, non chiacchiere e sorrisini"
Ira di Salvini in Aula: "Non c'è nulla da ridere. Ci sono milioni di italiani che aspettano ancora la cassa integrazione. Caro premier, sono stati lavorati, ma non dati, 13 miliardi, non 400 come s'è detto. C'è una bella differenza. Il modello da seguire è quello svizzero dove hanno erogato i soldi con un solo foglio. Non ci si può affidare al buon cuore delle banche".

"Intanto state usando il virus per la più grande sanatoria di immigrati clandestini...". "C'e' un agricoltore di Saluzzo che non usa la sanatoria" perché "ha ricevuto oltre 400 richieste di lavoro da italiani disoccupati, e lo leggo su Repubblica che non è un giornale sovranista. Questo agricoltore non farà ricorso alla misura che, a suo giudizio, serve a quelli che stanno spacciando adesso davanti alla Stazione Termini, questa è la sanatoria".

"Non si può adottare il modello Genova, dove è stato ricostruito un ponte in un mese senza infiltrazioni e senza morti, perché questo governo è ostaggio della Cgil. Non possiamo essere un paese ostaggio della Cgil che non vuole i voucher in agricoltura, nel turismo e non vuole fermare il codice degli appalti". 

"Avete salvato Bonafede in cambio di qualche poltrona ma non state facendo un grande servizio all'Italia". 

Morra (M5s): "In Lombardia qualcosa non ha funzionato"
"Salvini ha indicato delle possibilità che materialmente non sono nelle nostre possibilità, magari potessimo recuperare gli errori fatti da chi adesso dimentica di aver fatto qualche errore". Lo ha detto nell'aula di Palazzo Madama, durante la discussione sull'informativa del premier Conte, il senatore del Movimento Cinquestelle, Nicola Morra. "Nella Regione Lombardia evidentemente qualcosa non ha funzionato se circa la metà delle vittime sono concentrate lì - ha detto Morra mentre si sono alzate proteste nell'aula -, in un'area che ha dimostrato di non sapere affrontare una pandemia perché erano state fatte delle scelte di politica sanitaria per cui era stata penalizzata la sanità territoriale". "E' mio motivo di orgoglio a calabrese adottivo, senatore Romeo - ha aggiunto Morra - aver saputo che nell'ospedale di Catanzaro sono stati curati due pazienti bergamaschi, questa è la solidarietà nazionale".